Doping, sentenza Wada-Russia: le conseguenze per Euro 2020

Doping, sentenza Wada-Russia: le conseguenze per Euro 2020
Doping, sentenza Wada-Russia: le conseguenze per Euro 2020

La WADA, l’agenzia anti-doping mondiale, ha deciso di squalificare per quattro anni gli atleti russi da tutte le grandi manifestazioni sportive. La Russia ha 21 giorni per appellarsi al TAS di Losanna. La sanzione vieta la partecipazione, per esempio, alle Olimpiadi 2020 e ai Mondiali di calcio del 2022, se non come atleti neutrali, senza la bandiera russa e senza esecuzione dell’inno nazionale.

La sanzione non comprende Euro 2020

Il prossimo anno, quattro partite dell’Europeo 2020, tra cui un quarto di finale, si giocheranno a San Pietroburgo, che è stata scelta anche come sede della finale di Champions League 2021. La squalifica non avrà effetti su questi due eventi.

Come hanno spiegato i rappresentanti della WADA all’agenzia di stampa Reuters lo scorso 27 novembre, al termine dell’inchiesta che ha individuato una serie di pratiche non conformi al codice da parte dell’agenzia anti-doping russa e del laboratorio di Mosca, la squalifica non è totale su tutto lo sport russo.

La WADA, infatti, ha imposto che i “grandi eventi” già assegnati alla Russia nei prossimi quattro anni vengano trasferiti in un’altra nazione. Ma per “grandi eventi” si intende manifestazioni mondiali o multi-sportive sotto l’egida delle organizzazioni che hanno firmato il codice mondiale della WADA.

Si tratta dei comitati olimpici nazionali, delle federazioni dei vari sport estivi e invernali che fanno parte del CIO o che comunque sono riconosciuti dal comitato olimpico internazionale, e da altre organizzazioni come il Comitato Sportivo Militare, la Federazione degli Sport Universitari, Scolastici, dei Giochi del Commonwealth.

San Pietroburgo potrà ospitare la finale di Champions 2021

Per quanto riguarda il calcio, è presente solo la FIFA. Per questo, se il TAS non dovesse sospendere o cancellare la squalifica, la Russia parteciperà al Mondiale del 2022 come nazionale neutrale. Non c’è invece la UEFA, né le varie associazioni internazionali su base continentale.

“Gli Europei e la Champions League sono eventi più che altro regionale legati a un singolo sport” ha scritto la WADA in un comunicato citato dalla Reuters. “Per questo le sanzioni non avranno conseguenze su queste manifestazioni”.

Leggi anche – Doping, la storica decisione della Wada: stangata sulla Russia