Napoli-Lazio, Gattuso: “Ho visto il veleno negli occhi, ora recuperiamo in campionato”

Gattuso nel post gara contro la Lazio
Gattuso nel post gara contro la Lazio

Il Napoli prova ad uscire dalla crisi e lo fa vincendo contro la Lazio una partita maschia e combattuta. Insigne porta i partenopei in semifinale di Coppa Italia, suo il gol decisivo. Buona prova per i ragazzi di Gattuso che hanno saputo soffrire e tener botta contro una delle squadre più in forma del campionato. Il peggio, tuttavia, non è passato: ora il trend va invertito anche in Serie A. Il passaggio del turno in Coppa Nazionale, comunque, è un ottimo punto di partenza. Le parole del mister partenopeo:

Che Napoli ha visto contro questa Lazio?

“Venivamo da un periodo imbarazzante e abbiamo fatto una gran partita contro una squadra forte tecnicamente e fisicamente. Ho visto un grande spirito. Bisogna pensare partita dopo partita, spero di reggere sino alla fine. Bisogna recuperare con pazienza, la classifica in campionato è deficitaria. Servono punti”.

Gattuso, comincia a vedersi anche la sua impronta su qualche giocatore e nella squadra…

“Elmas ha fatto una buona partita. Loro sono devastanti negli ultimi 20-25 metri. Abbiamo fatto qualche errore ma nel complesso ci siamo comportati bene: i ragazzi si sono comportati bene. Si mettono a disposizione, bisogna inserire bene i nuovi e recuperare gli infortunati. Questa è una squadra di grandi valori”.

Può essere la gara della svolta: cosa manca ancora per invertire la rotta anche in campionato?

“Noi dobbiamo avere fame, senza avere la pancia piena. La squadra fin qui si è sempre seduta, dobbiamo ritrovare la voglia e il veleno che ho visto oggi. Senza pensare solo al proprio orticello. La serenità la devo dare io, sapevo dove ero quando sono arrivato, ora sono rimasto stupito dai miglioramenti. Squadra con Inter e Lazio ha fatto bene, mentre contro la Fiorentina siamo stati imbarazzanti”.

Napoli-Lazio, Gattuso: “Bisogna continuare a combattere insieme avendo ancora fame”

Il ritiro, quindi, è servito?

“Il ritiro l’hanno deciso i giocatori, ho detto solo che ero il primo responsabile. Mi sono preso le colpe, ma poi serve guardarsi in faccia e dirsi le cose. Qualcosa ce la siamo detta, senza parlare reciprocamente e in faccia le cose non si risolvono. Oggi abbiamo districato qualche matassa”.

Cosa ha fatto cambiare atteggiamento al gruppo? A chi dedica questa semifinale?

“Quando stai per sette otto anni a fare risultati importanti poi si fa passare qualcosa. Invece io per lavorare con serenità non ammetto nessuna incomprensione. Se vuoi battagliare insieme devi risolvere i sospesi. La priorità ora è recuperare i giocatori, bisogna guardare indietro alla classifica. Il presidente è a Roma e dedico la semifinale a chi mi ha dato la possibilità di allenare questa squadra e alle persone che lavorano nel club”.

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