Juventus-Fiorentina, multe a tre dirigenti viola: annunciato ricorso al Giudice Sportivo

Juventus-Fiorentina, multe a tre dirigenti viola: annunciato ricorso al Giudice Sportivo
Juventus-Fiorentina, multe a tre dirigenti viola: annunciato ricorso al Giudice Sportivo

Le pesanti accuse della Fiorentina, nel post-partita contro la Juventus, sono costate care a tre dirigenti viola. Tra questi non c’è il presidente Rocco Commisso, il cui acceso sfogo davanti alle telecamere non è stato punibile dal Giudice Sportivo che invece ha multato Giancarlo AntognoniDaniele Pradè e Joe Barone. Anche quest’ultimi infatti, all’interno degli spogliatoi, hanno criticato duramente l’arbitro Pasqua, finito nella bufera dopo aver assegnato un calcio di rigore dubbio a favore dei bianconeri.

Fiorentina, multe salate per Antognoni, Pradè e Barone

Il referto arbitrale ha segnalato queste fatti, puniti con sanzioni a livello economico. La più pesante l’ha ricevuto Antognoni, attuale club manager della Fiorentina, che dovrà pagare 25mila euro per quanto accaduto: “Al termine della gara, negli spogliatoi, ha urlato all’arbitro un epiteto gravemente offensivo e alla richiesta di un assistente di moderare i toni, rivolgeva a quest’ultimo un’espressione irriguardosa”.

L’ex leggenda viola è stato anche diffidato come gli altri due dirigenti Daniele Pradè, direttore sportivo e multato con 20mila euro, e Giuseppe Barone, vice-presidente punito con 10mila euro. Tutti e tre sono stati sanzionati per frasi offensive verso Pasqua, il cui operato ha fatto mandare su tutte le furie anche il presidente Commisso che si è scontrato verbalmente anche con Nedved.

La Fiorentina annuncia ricorso, le parole di Pradè

Dopo sentenza del Giudice Sportivo, la Fiorentina vuole vederci chiaro e, come annunciato da Daniele Pradè, farà ricorso contro le multe ricevute. Il direttore sportivo dei viola, durante la presentazione dei nuovi acquisti, ha chiarito la loro posizione: “La situazione deve essere risolta, faremo ricorso perché vogliamo difenderci e spiegare le nostre ragioni. Sono una persona rispettata da tutti nel mondo del calcio e non penso di essere stato irriguardoso. Non siamo le persone dipinte dal comunicato del Giudice Sportivo”.

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