Omosessualità nel calcio, la denuncia di Ekdal: “Fare coming out, basta pregiudizi”

Ekdal si pronuncia sull'omosessualità nel calcio
Ekdal si pronuncia sull’omosessualità nel calcio

“Sport vs omofobia, una partita da vincere”, questo il nome dell’iniziativa organizzata in Parlamento e promossa dall’europarlamentare Tiziana Beghin del M5S per avvicinare sempre più persone al mondo dello sport senza pregiudizi. Il tema dell’omosessualità dovrebbe, ormai, essere sdoganato ma i tabù celati sono ancora tanti: “Lo Sport può e deve recitare un ruolo da protagonista in questa battaglia contro l’omofobia, l’ariete perfetto per abbattere certi schemi mentali”, ha ribadito la Beghin.

Ekdal e gli omosessuali nel calcio: “Molti evitano di dichiararsi per paura di reazioni negative”

A tal proposito è intervenuto con un video, nel corso dell’incontro, il calciatore svedese della Sampdoria Armin Ekdal che ha fatto leva su come nel mondo del calcio ci sia ancora molta strada da fare affinché gli omosessuali facciano coming out e non restino ancorati in loro stessi per timore del giudizio altrui e delle conseguenze in merito ad eventuali pregiudizi: “Tutti dovrebbero sentirsi liberi di fare coming out, nella vita e nel calcio. Sfortunatamente nel nostro sport non è così: solo otto giocatori hanno dichiarato di essere omosessuali. Molti altri vorrebbero farlo ma evitano, per paura delle reazioni negative”, ha spiegato.

Il fuoriclasse, successivamente, ha provato a motivare ulteriormente questa reticenza generale: Nei gruppi sportivi fare coming out non sembrare essere conveniente. Infatti, spesso gli atleti tendono a farlo al termine dell’attività sportiva, perché per un calciatore gay, ad esempio, significa esporsi al rischio di diventare oggetto di discriminazione”, gli ha fatto eco Roberta Li Calzi, ex calciatrice e avvocato dell’Assocalciatori, oltre che consigliera comunale di Bologna e presidente della commissione consiliare Parità e Pari opportunità. L’iniziativa ha trattato un tema attuale ma poco dibattuto: una goccia nel mare per far sì che sempre meno catene vincolino la natura dei singoli individui, dentro e fuori l’ambito sportivo.

Leggi anche –> Diletta Leotta, svela cosa farebbe con Mourinho e Cristiano Ronaldo | VIDEO