La rivoluzione della Serie A, causa Coronavirus, potrebbe coinvolgere anche i diritti televisivi. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha inviato una richiesta ufficiale alla Federcalcio per acconsentire le partite in chiaro per questo week-end. In una situazione d’emergenza sarebbe un bel gesto del calcio italiano verso i tantissimi tifosi, senza abbonamento alla pay-tv, che non possono più andare allo stadio. La proposta è stata girata anche alla Lega Serie A e Sky, che devono ancora esprimere il loro parere rispetto a una delle tante conseguenze delle partite a porte chiuse.
Serie A, Spadafora chiede le partite in chiaro: ok FIGC, no Lega
La richiesta ha già avuto l’appoggio della FIGC, che attraverso il presidente Gabriele Gravina si è detta favorevole. In attesa della risposta di Sky, che detiene la maggior parte dei diritti sul campionato, la Lega Serie A avrebbe rigettato la proposta come comunicato dll’ANSA in queste righe: “Pur comprendendo e condividendo le finalità della richiesta del Ministro Spadafora, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”.
La questione delle partite in chiaro ha fatto molto discutere in questi giorni, tanto che è sceso in campo direttamente il governo. Il ministro Spadafora ha sottolineato il valore e il seguito del calcio nel nostro paese che, andando incontro ai suoi tifosi, lancerebbe un bellissimo segnale verso tutti gli italiani in un momento di grande difficoltà . Al momento però non si è trovato l’accordo.
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