Parma-Spal, Lucarelli: “Situazione surreale, serve strategia comune”

Lucarelli dopo Parma-Spal
Lucarelli dopo Parma-Spal

Parma-Spal si è giocata, i ferraresi hanno avuto la meglio grazie ad una marcatura di Petagna. Rigore decisivo. Oggi, però, non è il calcio a contare: il match del Tardini verrà ricordato per essere slittato di oltre mezz’ora. Complici le decisioni – ancora incerte – in merito all’emergenza Coronavirus. Sospendere o meno il campionato? Interrogativi che hanno portato entrambe le compagini ad aspettare direttive dall’alto. Giocare, per ora, con più dubbi che certezze. Proprio quest’ultimo aspetto non convince il Club Manager del Parma, Alessandro Lucarelli, che ammette:

“Oggi parlare di calcio diventa difficile, abbiamo svolto questa gara in un clima surreale. Per l’ennesima volta è stata data dimostrazione che la situazione sta sfuggendo di mano, non si riesce a tenere una linea coerente in base a quello che tra l’altro è il decreto del Governo di questa mattina che regolava per i professionisti la possibilità di allenarsi e giocare a porte chiuse. Poi stamattina ci sono state prese di posizione, prima da parte di Tommasi e poi dal Ministro Spadafora che hanno rimesso tutto per aria. Noi siamo rimasti qui mezz’ora schiavi della situazione, senza sapere cosa fare, in attesa di indicazioni”.

Parma-Spal, Lucarelli: “Parlare di calcio oggi diventa difficile”

Il dirigente dei Ducali, successivamente, entra nel dettaglio: “I giocatori sapevano di giocare, c’è stato un decreto del Governo che dice che si può giocare a porte chiuse, è stata fatta confusione in primis da Tommasi e poi da Spadafora, che ha rinnegato quello che era stato deciso dal Governo. Questo ha creato confusione. Noi eravamo qui con la Spal a un minuto dall’inizio della gara, stavamo per prendere le scale per andare in campo e ci hanno bloccato: questo dà l’idea della confusione che c’è in questo momento. La cosa che dispiace è che ci sia la sensazione che la situazione stia sfuggendo di mano e si naviga a vista senza seguire una linea comune che forse sarebbe la cosa migliore”, conclude Lucarelli.

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