Liverpool, almeno 6 nuovi casi di coronavirus: gli esperti accusano l’Atletico Madrid

Liverpool, almeno 6 nuovi casi di coronavirus: gli esperti accusano l'Atletico Madrid
Liverpool, almeno 6 nuovi casi di coronavirus: gli esperti accusano l’Atletico Madrid

Almeno dieci nuovi casi di coronavirus si sono registrati nel Merseyside, in Inghilterra. Sei contagiati, secondo quanto riporta Liverpool Echo, sarebbero cittadini di Liverpool. Sembra trovare una triste conferma, dunque, la preoccupazione di esperti e politici locali convinti che giocare a porte aperte ad Anfield contro l’Atletico Madrid avrebbe fatto aumentare il numero di casi positivi al coronavirus.

Le critiche di esperti e politici

La presenza di tremila tifosi provenienti da Madrid, la città al momento più contagiata di Spagna, era stata sottolineata dai deputati locali Dan Carden e Ian Byrne, che si erano detti molto preoccupati per l’assenza di restrizioni alla presenza di pubblico per l’ottavo di Champions.

Il professor John Ashton, ex direttore della salute pubblica di Liverpool e tifoso dei Reds, non è andato per scelta allo stadio e ha criticato la mancanza di iniziative e di misure in un collegamento con il programma Newsnight della BBC.

“Sono molto frustrato, abbiamo sottovalutato il problema. Abbiamo perso un mese in cui avremmo dovuto coinvolgere i cittadini, renderli consapevoli. Se il virus si diffonderà come penso succederà, non ci saranno abbastanza posti letto negli ospedali per tutti” ha detto. “Vorrei sapere perché, per esempio, non abbiamo controllato le persone che sono tornate qui dall’Italia”.

Adrian: “Serve più severità”

Critico anche il portiere del Liverpool, Adrian. “In Spagna hanno deciso di giocare le partite a porte chiuse, e qui c’erano 3 mila spagnoli che giravano per la città e bevevano nei bar. Una parte di quelli magari saranno positivi, e noi avremo più persone colpite dal virus a Liverpool per questo. Il governo deve darsi una mossa e smettere di trattare la gente come dei bambini”.

Quel coro “You’ll never walk alone”, di solito così emozionante, cantato anche ieri a fine partita dopo la sconfitta dei Reds, suona come una surreale negazione di una pandemia globale. Questo è il momento di restare soli, possibilmente di non camminare se non strettamente necessario, per uscire il prima possibile dalla fase più dura del contagio.

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