Ronaldinho compie 40 anni in carcere: trionfi, prodezze e follie: in pochi come lui

Ronaldinho compie 40 anni in carcere: trionfi, prodezze e follie, in pochi come lui
Ronaldinho compie 40 anni in carcere: trionfi, prodezze e follie, in pochi come lui

E’ lì, nell’Olimpo dei più grandi: quel nome quasi in comune è una specie di segno del destino. Ronaldinho, tra i più forti giocatori di sempre. Come Ronaldo (Il Fenomeno) suo connazionale, Ronaldo (Cristiano) e altri illustri colleghi: da Messi in poi. “Dinho” è forse un gradino più sotto, ma nemmeno così tanto: festeggia i suoi 40 anni, lui che ha vinto una Coppa del Mondo (2002) e la Copa America nel 1999. Un Pallone d’Oro nel 2005, due FIFA World Player Awards, nel 2004 e nel 2005. Pelé lo ha considerato tra i migliori 100 della storia. Una collezione di titoli vinti tra l’Europa e il Sud America. Come due campionati spagnoli, due supercoppe di Spagna e una Champions League. Una Coppa Libertadores e una Recopa Sudamericana. Una carriera in continua ascesa, tra Atletico Mineiro, Barcellona e Paris Saint Germain. Ma di lui si ricorda anche la parentesi nel Milan delle stelle di Ancelotti.

Ronaldinho compie 40 anni in carcere: trionfi, prodezze e follie, in pochi come lui
Ronaldinho compie 40 anni in carcere: trionfi, prodezze e follie, in pochi come lui

Ronaldinho, il sorriso del calcio festeggia 40 anni in carcere

Ronaldinho festeggia il suo 40esimo compleanno in carcere: è detenuto in Paraguay a causa di una losca vicenda ancora poco chiara. Eppure non perde quel suo sorriso un po’ ingombrante che lo ha sempre caratterizzato. Il suo amore per il calcio era espresso da numeri incredibili, ispirati da un tasso tecnico impressionante. Molti allenatori e calciatori lo hanno definito un “alieno” per quello che riusciva a fare. Numeri pazzeschi: rabone, elastici, giocate eseguite a velocità incredibile, anche durante match cruciali. Le giocate che lo hanno reso famoso lo hanno fatto diventare una star a Barcellona, prima dell’ascesa di Messi, che ereditò il suo numero “10”. Ronaldinho e il suo calcio spettacolare ha portato questo sport da un millennio all’altro. Ma gli ultimi anni sono stati difficili: la detenzione, che affronta col sorriso. Non ha esitato a lanciarsi in una partita a calcetto con altri detenuti. Ovviamente ha vinto Ronaldinho, e ha festeggiato con la gioia che solo chi ama il calcio in modo puro sa donare. In attesa di tempi migliori.

Leggi anche – Ronaldinho in carcere, la posizione si aggrava: spunta un’altra accusa

Leggi anche – Ronaldinho, gol e assist al torneo di calcetto in carcere: in palio c’è… un maiale