Nella sua carriera Cristiano Ronaldo ha ricevuto pochissimi cartellini rossi, ma il primo con la Juventus sarà difficile dimenticarlo. Non tanto per il contesto e la dinamica dell’espulsione (esordio con i bianconeri in Champions League), ma per la punizione che successivamente ha dovuto pagare. Come racconta il portiere Wojciech Szczesny, intervenuto nel programma polacco Prosto w Szczene, la scorsa stagione il portoghese fu costretto a recapitare un computer iMac a tutti i suoi compagni.
Una penitenza obbligatoria, allora imposta da Massimiliano Allegri nel suo personale e curioso regolamento dello spogliatoio. Uno dei punti prevedeva che, nel caso un giocatore ricevesse un’espulsione, dovesse regalare qualcosa alla squadra. In questo caso non è stato facile convincere Cristiano Ronaldo a rispettare il suo dovere perché non riusciva a darsi pace e recriminava, come aveva dimostrato il pianto a Valencia, di non aver fatto nulla di male.
Alla fine però si arrese e comprò un iMac a tutta la squadra. Lo stesso Szczesny però, sempre l’anno scorso, non fu risparmiato dallo stesso destino quando arrivò mezz’ora in ritardo a un allenamento. A differenza di CR7, scelse un regalo più economico per i suoi compagni comprando delle cuffie Beats ma rispettò subito il patto.
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