Serie A, Tare esagera: “Stagione da finire per rispetto ai morti”

Serie A, Tare esagera: “Stagione da finire per rispetto ai morti"
Serie A, Tare esagera: “Stagione da finire per rispetto ai morti”

E’ una curiosa idea, per non dire stramba, quella del direttore sportivo della Lazio Igli Tare. Seguendo in pieno la linea del suo presidente Claudio Lotito, il dirigente albanese spinge anch’esso per far completare i campionati a tutti i costi, anche se non si sa né come e né quando. La Lazio, seconda a un punto dalla Juventus capolista, ha una legittima voglia di giocarsi le sue carte in questa che è (stata) un’annata sicuramente positiva. “E’ ingiusto interrompere la stagione, perché il sistema rischia il collasso – spiega Tare al Corriere dello Sportil campionato va portato a termine, per rispetto ai morti e di tutti i tifosi. I tempi non sono maturi per decidere la cancellazione dei tornei – prosegue il dirigente il numero di persone infette sta diminuendo e interrompere la stagione non sarebbe giusto”.

Serie A, Tare esagera: “Stagione da finire per rispetto ai morti"
Serie A, Tare esagera: “Stagione da finire per rispetto ai morti”

Lazio, Tare spinge per riprendere il campionato

Un concetto di rispetto discutibile, quello del direttore sportivo della Lazio, che comprensibilmente vuole che la Lazio non sprechi un’annata forse irripetibile. Più convincente quest’altra motivazione, così come quella relativa al sistema calcio in generale: “Fermare il calcio italiano sarebbe un disastro – prosegue Tarefaremo di tutto per evitare che questo accada. Il 75% dei club di Serie A si finanzia con i diritti tv, senza questi ricavi si arriverebbe al collasso”. E intanto i calciatori non possono ancora allenarsi: “Vorremmo tornare alla nornalità. Questo significa anche allenarsi. Aspettiamo il momento giusto, poi ritroveremo lentamente la forma”.

Leggi anche – La Lazio si ferma, ma rinnova con due suoi gioielli: ingaggi da top player

Leggi anche – Coronavirus, Reina racconta la malattia: “Che spavento, mi è mancato l’ossigeno”