Serie A, l’annuncio del Premier Conte sulla ripresa degli allenamenti

Serie A, l'annuncio del premier Conte sulla ripresa degli allenamenti
Serie A, l’annuncio del premier Conte sulla ripresa degli allenamenti

Nella conferenza stampa tenutasi questa sera a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato che le misure di sicurezza adottate in queste settimane  saranno prorogate fino al prossimo 13 aprile. L’unica novità riguarderà le sedute di allenamento degli atleti, in merito alle quali il premier Conte ha dichiarato: “Sono sospesi gli allenamenti anche per le società sportive e gli atleti professionisti e non, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo”.

Ripresa allenamenti Serie A, l’annuncio di Giuseppe Conte

Conte: “Sedute di allenamento sospese”

Il Presidente del Consiglio ha poi proseguito dicendo: “L’unica novità riguarda le sedute degli allenamenti degli atleti. Le abbiamo vietate per evitare che le società sportive possano pretendere la prestazione sportiva, anche solo per quanto riguarda l’allenamento”. Una decisione, questa, che arriva dopo settimane di confusione. Nei giorni scorsi, infatti, società come Lazio e Napoli avevano spinto per tornare ad allenarsi, fissando anche le date della ripresa. Alla fine, però, ha prevalso il buon senso: entrambe hanno posticipato il ritorno in campo a data da destinarsi.

Decisione, questa, adottata anche dal Milan che, qualche giorno fa, ha pubblicato la seguente nota: “AC Milan comunica che, in ottemperanza alle disposizioni di Governo e Istituzioni medico-sanitarie, la ripresa degli allenamenti della Prima Squadra maschile, femminile e del Settore giovanile è rinviata a data da destinarsi. Per il Club, la salute e la sicurezza dei propri giocatori, dello staff, dei tifosi e dei dipendenti/collaboratori sono la priorità”.

Vietato allenarsi in gruppo, ma non individualmente. Lo ha chiarito lo stesso premier Conte che sull’argomento ha detto: “Ovviamente non significa che gli atleti non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”. Adesso più che mai, dunque, le società dovranno adoperarsi per fornire ai propri calciatori programmi personalizzati che possano permettere loro di mantenere una buona forma fisica.

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