Il calcio è fermo in tutto il mondo. Campionati, coppe internazionali e nazionali, gli Europei e le partite delle nazionali. Perfino le Olimpiadi. Non si gioca più da nessuna parte. Anzi, no. Resistono due paesi, nei quali si continua a giocare a calcio. A questi si aggiungerà in questi giorni un terzo. In Nicaragua (centro America), Bielorussia (ex Unione Sovietica) e da oggi in Tagikistan (sempre ex Urss) il calcio va avanti come niente fosse. Si sono visti calciatori con mascherine e guanti, ma in Bielorussia si gioca perfino a porte aperte. Sono questi gli unici paesi al mondo in cui il calcio nel mese di marzo non si è fermato nemmeno per un turno. 
“Affamati” di calcio pronti a vedere il calcio in Nicaragua in tv
Nel mondo ci sono milioni (probabilmente miliardi) di appassionati di calcio in astinenza, dovendo fare a meno delle loro adorate partite. Ecco perché viene fuori una notizia molto curiosa: questi paesi dove il calcio va avanti starebbero ricevendo offerte dall’Europa per i diritti tv. Ebbene sì: l’astinenza da calcio porta anche a questo. La conferma arriva da José Maria Bermudez, segretario generale della Lega Calcio del Nicaragua, che a La Prensa ha spiegato: “Noi continueremo a giocare, qui non ci sono restrizioni particolari di quarantena e nemmeno allarmi sanitari. Siamo in trattativa con alcune emittenti europee che vogliono trasmettere le nostre partite, ma non so se il discorso andrà avanti“. E da oggi si aggiunge un altro paese che riprenderà con il calcio: si tratta del Tagikistan, che oggi fa partire la stagione 2020 con la partita di Supercoppa che si giocherà alle ore 14 italiane.
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