Serie A, diritti tv: l’ultima rata può slittare, la richiesta di Sky e DAZN

L’ultima rata dei diritti televisivi della Serie A scade il primo maggio. Ma Sky, DAZN e IMG, che hanno acquisito i diritti per l’Italia e per l’estero, vorrebbero rimandare il pagamento.

Serie A, diritti tv: l'ultima rata può slittare, la richiesta di Sky e DAZN
Serie A, diritti tv: l’ultima rata può slittare, la richiesta di Sky e DAZN

Una partita da oltre 200 milioni di euro. E’ la sfida che si trova di fronte la Lega Calcio, che si trova a decidere della spinosa questione dei diritti televisivi della Serie A. In assenza di partite giocate, di fronte all’incertezza sull’effettiva ripresa del campionato, Sky, DAZN e IMG avrebbero infatti chiesto di differire il pagamento dell’ultima rata, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.

La IMG, colosso che ha la licenza per i diritti tv della serie A all’estero, deve versare ancora circa 70 milioni. Ma la quota principale arriva dalle due pay tv che hanno acquistato i diritti di trasmissione per l’Italia per un totale di 973 milioni di euro a stagione. Sky e DAZN hanno finora versato cinque delle sei rate previste dal contratto, l’ultima il primo marzo, prima dello stop definitivo al campionato.

Finora, si sono giocate 256 partite, ovvero il 67,4% del totale. Sky, che versa 780 milioni l’anno per trasmettere sette partite a giornata compresi 16 dei 20 “big match”, ha mandato in diretta 180 incontri: ne mancano ancora 86. DAZN, che ha acquistato i diritti per i restanti tre incontri per ciascun turno, inclusi quattro big match, ha trasmesso 76 incontri sui 114 di cui è titolare.

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Serie A: il piano di Sky, DAZN e IMG

Serie A, diritti tv: l'ultima rata può slittare, la richiesta di Sky e DAZN
Serie A, diritti tv: l’ultima rata può slittare, la richiesta di Sky e DAZN

L’ultima delle sei rate bimestrali deve essere versata entro il primo maggio. Sky deve pagare 130 milioni, DAZN circa 32, IMG deve aggiungere la sua quota per i diritti esteri che porta l’ammontare atteso dalla Lega Calcio in quella data a 230 milioni.

Considerato, però, che non si è giocato negli ultimi due mesi, nessuno dei tre soggetti vuole rispettare la scadenza e pagare per un prodotto che, a causa della pandemia e della conseguente quarantena, non ha potuto mandare in onda. La Lega dovrebbe discutere la proposta di differimento del pagamento dell’ultima rata nel prossimo Consiglio federale.

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