Gli ultras compatti: sono contro la ripresa del calcio

Gli ultras di tutta Europa sono schierati contro la ripresa dei campionati: in caso di conferme sul ritorno del calcio sono in arrivo manifestazioni di protesta

Gli ultras compatti: sono contro la ripresa del calcio
Gli ultras compatti: sono contro la ripresa del calcio

L’Italia sta provando lentamente a ripartire: per il 4 maggio si attende la fine del lockdown e la graduale ripresa delle attività. Anche il mondo del calcio sta provando a riallinearsi, spingendo per ricominciare gli allenamenti in vista di una ancora ipotetica ripresa e completamento del campionato. Un’idea che ha un supporto quasi esclusivamente economico, visto che praticamente nessuno ha voglia di rivedere il calcio giocato. Con l’emergenza ancora fortissima, centinaia di morti ogni giorno e un contagio ancora molto diffuso in Lombardia e Piemonte.

Nessuno vuole rivedere le squadre di Serie A in campo con l’epidemia ancora in atto e le città in ginocchio. Famiglie in piena crisi e preoccupazione per il futuro economico non lasciano spazio alla voglia di “pallone”. Ecco perché la posizione degli ultras organizzata è già chiara: in Italia come in Europa – spiega Il Giornale – si fa sempre più compatto il fronte delle tifoserie organizzate che vogliono che tutte le leghe europee facciano come in Olanda e Belgio, vale a dire chiudere i campionati e rimandare il discorso alla prossima stagione.

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I tifosi dell'Atalanta
I tifosi dell’Atalanta

Tifosi contro la ripresa dei campionati: chi guida il fronte in Italia

Un fronte che in Italia è caldeggiato dalle tifoserie di Bergamo e Brescia, storiche rivali ma ora unite in questa battaglia. Sono tra le due province più colpite dall’emergenza Coronavirus e sono schierate per il “no” alla ripresa. Se arriveranno indicazioni chiare sulla ripresa della Serie A, sono pronte manifestazioni e proteste, anche plateali. Lo hanno confermato gli ultras dell’Atalanta sui social (ma il post è stato poi rimosso) e anche quelli del Genoa. “Con migliaia di morti e città in ginocchio come si può pensare al carrozzone del calcio? E soprattutto perché destinare i tamponi ai calciatori e non alle famiglie?”.

Una linea che dovrebbe trovare l’assenso di tutte le tifoserie organizzate. In questi giorni gli esponenti delle varie curve stanno comunicando per trovare una linea comune da presentare contro la ripresa dei campionati. Un po’ come fatto per le tante iniziative di solidarietà. Lo stesso anche in Spagna: l’associazione che riunisce 37 tifoserie organizzate ha stabilito che solo il Minitro della Sanità può decidere se si potrà giocare. In Germania, dove la ripresa è fissata per il 9 maggio, la maggioranza dei tifosi è contro il ritorno del calcio giocato e si attendono proteste.

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