Serie A, Spadafora attacca i presidenti: “Alcuni mentono”

Con un post su Facebook, il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, fa chiarezza sulla ripresa degli allenamenti e attacca i presidenti di Serie A 

Serie A, Spadafora attacca i presidenti: "Alcuni mentono"
Serie A, Spadafora attacca i presidenti: “Alcuni mentono”

Dopo Olanda e Argentina anche la Francia ha deciso di porre la parola fine alla stagione 2019/2020. Ad annunciarlo è stato il primo ministro, Edouard Philippe. Situazione diversa, invece, in Serie A. L’obiettivo dei vertici del calcio italiano continua ad essere sempre lo stesso: portare a termine la stagione, fissando come nuova deadline il 2 agosto. Anche se, nelle ultime ore sarebbe sorta una complicanza.

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Spadafora invoca prudenza e attacca i presidenti di Serie A

Spadafora invoca prudenza e attacca i presidenti di Serie A

Ad oggi, infatti, non è ancora certo che le squadre possano tornare ad allenarsi in gruppo a partire dal 18 maggio. A confermarlo è stato lo stesso ministro Spadafora che, su Facebook, ha scritto. “Gli allenamenti per gli sport di squadra dovrebbero avere inizio auspicabilmente il 18 maggio. Queste linee guida le stiamo perfezionando e poi le sottoporremo al comitato tecnico scientifico che deve valutare se sono sufficienti per garantire la sicurezza”.

Prima di dare l’ok definitivo al ritorno in campo, dunque, sarà necessario aspettare il via libera del comitato tecnico sul protocollo sanitario proposto dalla commissione medico scientifica della Figc. Fino ad allora sarà difficile ipotizzare una data per la ripresa degli allenamenti.

In questi giorni, poi, si sono susseguite diverse soluzioni sulla possibile ripresa del campionato. Abbandonata l’idea di ripartire a fine maggio, è stata avanzata l’ipotesi di tornare in campo tra il 10 e il 14 giugno. Soluzione, questa, smentita da Spadafora: “Per quanto riguarda il calcio, ringrazio Gravina che oggi ha smentito le illazioni di qualcuno della Lega Serie A che aveva detto che c’era un accordo per la ripartenza”. Poi l’attacco: “Forse è un vizietto di qualche presidente di Serie A, di mettere in giro menzogne per fare pressione sul governo. Questi non hanno capito che non è la stessa aria di prima, questi metodi non funzionano”

Spadafora è stato chiaro: “La prudenza che stiamo avendo sul mondo del calcio è l’unica cosa che lascia aperto uno spiraglio sulla ripartenza”. Se non si fosse in grado di garantire la massima sicurezza di tutti i tesserati il rischio sarebbe di: “fare come ha fatto la Francia poco fa e dire che il calcio si ferma qui. Tutto dipenderà dalla nostra singola capacità di rispettare le regole. Se pensiamo che dal 4 maggio è tutto finito, sbagliamo alla grande”.

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