Sky e Dazn tremano. Secondo quanto riferito da ‘Il sole 24 Ore’, una nuova società sarebbe interessata ad acquistare i diritti tv del massimo campionato italiano 
Prosegue il braccio di ferro tra Lega Serie A e i broadcaster. Nei prossimi giorni Sky, Dazn e Img (detentrice dei diritti tv del massimo campionato italiano all’estero) dovranno versare nelle casse delle società del massimo campionato italiano l’ultima rata dei diritti tv pari a 233 milioni di euro. Se non lo faranno, i club potrebbero decidere di intraprendere le vie legali. Nell’ultima assemblea, d’altronde, le società sono state chiare: niente sconti. Al momento, i broadcaster non sembrerebbero avere altra scelta. Nel contratto firmato con la Lega, infatti, non sono presenti clausole che autorizzano ad esonerare Sky, Dazn e Img dal pagamento dei diritti tv in caso di stop del campionato provocato, come in questo caso, da un evento eccezionale ed imprevedibile.
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Diritti tv Serie A, spunta una nuova pretendente
Nei giorni scorsi i broadcaster hanno inviato una lettera al massimo organo calcistico italiano, rendendo note le loro proposte. Sky, per esempio, avrebbe chiesto alla Lega una riduzione del prezzo dei diritti tv per la stagione 2020/21 pari a 255 milioni di euro, circa il 15/18% dei 790 totali. Img, invece, avrebbe informato la Lega di essere disposta a pagare l’ultima rata dei diritti televisivi entro il 1 luglio, a patto che il campionato riprenda. In caso contrario, proverà ad aprire un dialogo con la Lega Calcio al fine di ricevere una riduzione della somma dovuta.
In attesa di capire quale sarà l’esito del contenzioso, si inizia già a pensare al futuro. Stando a quanto riferito da ‘Il Sole 24 Ore’, la Serie A sarebbe finita nel mirino di CVC Capital Partners, una società finanziaria britannica, specializzata nelle private equity. Secondo il quotidiano economico-finanziario, Cvc avrebbe intenzione di creare una newco dove confluirebbero i diritti tv a partire dal 2021 (quando scadrà il contratto di Sky e Dazn). L’accordo avrebbe durata decennale. Da vedere, poi, come la società deciderà di trattare con i vari broadcaster per la rivendita dei diritti.
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