Premier League, divieto di tackle: le novità del protocollo sanitario

La BBC anticipa alcune misure che saranno presenti nel protocollo sanitario che le società dovranno adottare per la ripresa degli allenamenti di gruppo

Premier League, divieto di tackle: le novità del protocollo sanitario (Getty Images)
Premier League, divieto di tackle: le novità del protocollo sanitario (Getty Images)

La Premier League studia un piano per la ripartenza. Dopo il via libera del primo ministro Boris Johnson, i vertici del calcio inglese hanno iniziato a discutere sulle possibili modalità di ripresa del campionato. L’idea è quella di seguire il modello tedesco: nel caso in cui dovessero emergere nuove positività, solo i calciatori coinvolti dovranno seguire un periodo di isolamento di due settimane; il resto della squadra, invece, potrà continuare ad allenarsi, sebbene costantemente monitorata. Tuttavia, l’ad della Premier League, Richard Masters, ha spiegato che si tratta solo di un’ipotesi, e che la soluzione definitiva verrà presa dopo aver consultato il Governo e gli esperti del settore. Sta di fatto che l’intento dei vertici del calcio inglese è quello di riprendere gli allenamenti di gruppo il 18 maggio e il campionato il 12 giugno.

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Premier League, le anticipazioni del nuovo protocollo sanitario

Premier League, le anticipazioni del protocollo sanitario (Getty Images)

Nel frattempo, la BBC ha diffuso le prime anticipazioni di quello che sarà il nuovo protocollo sanitario che le società di Premier League dovranno seguire durante le sedute di allenamento di gruppo. Si tratta di un documento molto rigido. Saranno vietati i tackle, tutto il materiale tecnico, come bandierine, palloni e coni, dovranno essere costantemente sanificati, così come i locali del centro sportivo. Sarà fatto divieto ai giocatori di prendere i mezzi pubblici. Questi, infatti, potranno recarsi al centro solo in auto e rigorosamente da soli.

Inoltre, ogni settimana i calciatori verranno sottoposti a due test. Prima di ogni seduta di allenamento, gli atleti dovranno compilare anche un questionario con il quale renderanno note le loro condizioni di salute, e in seguito verranno sottoposti anche alla misurazione della temperatura. I gruppi di lavoro dovranno essere composti da massimo cinque giocatori, i quali saranno chiamati a rispettare il distanziamento sociale. Se l’Assocalciatori darà il via libera, poi, verrà redatto anche un registro contente tutti i risultati dei test per il Covid-19.

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