Ronaldinho e l’aneddoto di Scholes: “Volevamo prenderlo a calci”

L’ex stella del Manchester United, Paul Scholes, ai microfoni di BBC Radio 5 Live, ha raccontato di quella volta che i giocatori dello United, lui compreso, volevano prenderlo a calci

Ronaldinho e l'aneddoto di Scholes: "Volevamo prenderlo a calci"
Ronaldinho e l’aneddoto di Scholes: “Volevamo prenderlo a calci” (Getty Images)

Ronaldinho è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Un talento naturale, capace di giocate sensazionali. I suoi anni migliori li ha vissuti senza dubbio al Barcellona, dove approdò nell’estate del 2003. Con i blaugrana, ‘Dinho‘ ha collezionato 207 presenze, 94 gol e 71 assist. Per il brasiliano sono stati anni indimenticabili, durante i quali ha vinto tanti trofei: due campionati spagnoli, due Supercoppe di Spagna e una Champions League. Anche a livello personale, però, le soddisfazioni non sono mancate: è stato nominato due volte The Best Fifa Men’s Player (2004/2005) e in più ha vinto anche un Pallone d’Oro (2005).

Leggi anche -> Ronaldinho racconta il carcere tra calcio, fede e… autografi

Ronaldinho e il mancato passaggio allo United: “Era già pronto il numero di maglia”

Ronaldinho e il mancato passaggio allo United: “Era già pronto il numero di maglia” (Getty Images)

Chissà come sarebbe stata la sua carriera se, nel 2003, si fosse trasferito al Manchester United anziché al Barcellona. Sì, perché come rivelato dall’ex stella dei Red Devils, Paul Scholes, ai microfoni di BBC Radio 5 Live: “chi poteva realmente essere dello United era Ronaldinho. Non ricordo che anno fosse, ma credo realmente che Ferguson l’avesse convinto”

Il suo acquisto era dato per certo. Tanto che l’ex centrocampista dello United ha rivelato che “c’era già pronto anche il numero di maglia”. Alla fine, però, Ronaldinho cambiò idea e decise di sposare la causa blaugrana. L’idea di giocare con lui aveva entusiasmato tutto l’ambiente: “Veniva dal PSG ed eravamo convinti che avrebbe portato un qualcosa in più, tipo Cantona”.

Da possibile compagno di squadra ad avversario nel giro di pochi giorni: “Tre giorni dopo, ce lo siamo trovato contro a Seattle. Tutti cercammo di prenderlo a calci perché non aveva firmato con noi”. Tentativi di linciaggio a parte, Scholes ha concluso con un elogio: “In carriera ho avuto la fortuna di giocare con alcuni tra i migliori al mondo. Lui sarebbe stato uno di loro, ma purtroppo non è andata così”.

Leggi anche -> Ronaldinho agli arresti domiciliari, la curiosa richiesta per non annoiarsi