Serie A, l’AIC critica il protocollo sanitario: “Si rischia altro stop”

L’Associazione Calciatori Italiani (AIC) critica duramente le modifiche apportate dalla Figc al protocollo sanitario a seguito delle indicazioni del Cts

Serie A, l'AIC critica il protocollo sanitario: "Si rischia altro stop" (Getty Images)
Serie A, l’AIC critica il protocollo sanitario: “Si rischia altro stop” (Getty Images)

A partire dal 18 maggio le squadre di Serie A potranno tornare ad allenarsi in gruppo. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, durante l’informativa al Senato di ieri. Decisiva è stata la posizione assunta dalla Figc in seguito alle osservazioni avanzate dal Cts sul protocollo sanitario. La Federcalcio, come da copione, ha infatti accolto le modifiche richieste dal comitato tecnico, ricevendo così il via libera alla ripresa degli allenamenti di gruppo. Quella di ieri è stata una giornata importante anche per un altro motivo. La Lega di Serie A, infatti, ha indicato la possibile data per la rpresa del campionato. Sul tavolo c’erano due proposte: il 13 e il 20 giugno. 15 club su 20 hanno votato per la prima opzione. Se il Governo dovesse dare il via libera, dunque, il 13 giugno la Serie A potrebbe riaprire i battenti.

Nonostante ciò, però, la ripresa non sembrerebbe affatto vicina. E il motivo è presto spiegato. Al cento del dibattito c’è sempre il protocollo sanitario. Quello approvato ieri dalla Figc, infatti, sarà valido solo per gli allenamenti. In previsione della ripresa del massimo campionato italiano, dunque, gli esperti dovranno nuovamente sedersi intorno ad un tavolo e discutere su un nuovo documento che comprenda tutti quei punti attualmente assenti nel protocollo vigente, come la gestione dei ritiri o delle trasferte.

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Serie A, AIC: “Vogliamo certezze”

Serie A, AIC: “Vogliamo certezze” (Getty Images)

A complicare ulteriormente le cose, poi, potrebbero essere le stesse società. Al termine della riunione tenutasi oggi tra l’Associazione Italiana Calciatori (AIC) e i 20 rappresentanti dei club di Serie A, è emerso un malcontento generale circa le modifiche apportate al protocollo Figc a seguito delle indicazioni del Cts. “Le perplessità tra noi condivise riguardano soprattutto le tempistiche della ripresa della stagione -si legge nel comunicato emesso dall’Assocalciatori- L’ipotesi del ritiro per la creazione del “GRUPPO Squadra” è stata valutata e condivisa fin dall’inizio, ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso”.

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I club di Serie A, poi, hanno criticato anche la linea adottata dal Cts nel caso in cui dovessero emergere delle nuove positività. L’idea di mettere in isolamento, oltre al calciatore contagiato, anche il resto della squadra, potrebbe essere un serio ostacolo alla conclusione del campionato: “esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi”.

Le società, dunque, chiedono chiarezza: “L’esigenza sentita da tutti noi è quella di avere chiarezza sui futuri protocolli concretamente attuabili nelle settimane successive alla prima fase di ritiro, soprattutto con riguardo alle modalità di svolgimento delle partite di campionato”. Infine, l’AIC ha concluso facendo sapere che nei prossimi giorni tutti gli aspetti critici verranno valutati con l’ausilio di medici, tecnici e arbitri, al fine di trovare una soluzione che possa accontentare tutti e, soprattuto, garantire una ripresa in massima sicurezza.

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