Serie A, Spadafora apre alla ripresa: “Quarantena si può cambiare”

Serie A, il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, apre al dialogo e annuncia che, se i contagi lo permetteranno, sarà disposto a rivedere le misure sulla quarantena obbligatoria

Serie A, Spadafora apre alla ripresa: "Quarantena si può cambiare" (Getty Images)
Serie A, Spadafora apre alla ripresa: “Quarantena si può cambiare” (Getty Images)

Sono ore concitate, queste, per il calcio italiano. Chi credeva che l’approvazione del protocollo sanitario potesse essere un primo passo verso la ripresa del campionato, era fuori strada. Da quando il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha comunicato al ministro Spadafora di aver accolto le osservazioni avanzate dal Cts, sono emerse diverse criticità. A sollevarle sono stati i club di Serie A. Sono tre i punti del protocollo che non convincono: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra in caso di nuovi contagi, la responsabilità dei medici e, per ultimo, i ritiri.

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Spadafora: “Il 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra”

Spadafora: “Il 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra” (Getty Images)

Nonostante le criticità, in serata, il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, ospite al programma ‘Stasera Italia’ su Rete 4, ha assicurato: “Il 18 maggio tutti gli allenamenti degli sport di squadra e del calcio ripartiranno, mantenendo le distanze. Saranno diversi da quelli tradizionali, almeno per le prime settimane”. Il ministro ha poi aggiunto: “Il protocollo previsto non è irrealizzabile o troppo rigido, sono misure che sono legate al distanziamento e ad altre piccole cose per riaprire in sicurezza e permettere di ricominciare”.

Una delle misure più criticate dalle società di Serie A è, senza dubbio, quella che prevede la quaranta obbligatoria per tutta la squadra in caso di nuove positività. A chi chiede delle modifiche, il ministro Spadafora ha risposto così: “Vediamo con l’evoluzione che ci sarà nei prossimi dieci giorni quando dal 18 ci sarà la vera riapertura. Se la curva del contagio lo consente massima disponibilità a rivedere la norma sulla quarantena. Non abbiamo intenzione di fare nessun tipo di ostruzionismo o di mettere in difficoltà”.

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