L’intenzione del presidente della Figc Gabriele Gravina è di far finire a tutti i costi la Serie A: con il tempo che passa potrebbe non esserci la possibilità di giocare tutte le 13 partite che mancano. E rispunta l’ipotesi di play off e play out
E’ previsto domani un importante consiglio federale, che dovrebbe finalmente provare a fare chiarezza sul futuro della Serie A. L’obiettivo del presidente della Figc Gabriele Gravina è far terminare a tutti i costi i campionati. Ad oggi, le difficoltà da superare sono ancora tantissime: bisogna fare i conti con il protocollo sanitario del CTS e chiarire le questioni relative alla quarantena obbligatoria e alle responsabilità dei medici. Ma i giorni stanno anche passando inesorabilmente, e con ancora 12 partite da recuperare (più 5 recuperi) potrebbe non esserci il tempo materiale.
Ecco perché già nel consiglio di domani la Figc potrebbe spolverare di nuovo l’idea play off e play out. Sarebbe la soluzione per completare il campionato di Serie A senza dover utilizzare per forza le 13 giornate necessarie. Un’ipotesi che già nel consiglio di domani potrebbe essere messa sul piatto: secondo Repubblica, la Figc accoglierebbe le disposizioni della Uefa, che ha concesso di cambiare la formula “al volo” dei campionati se necessario per farli terminare.
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E anche il decreto del Governo “Rilancia Italia” prevede che si possa cambiare la formula dei tornei per poterli far terminare. Ci sono le premesse – secondo il quotidiano – per dei play off scudetto con 12 squadra coinvolte, in ordine di classifica. Per i play out salvezza le squadre coinvolte sarebbero 8. I play off si baserebbero sulla classifica del 9 marzo: le prime quattro (Juventus, Lazio, Inter e Atalanta) giocherebbero i “quarti di finale”. La quinta (Roma) sfiderebbe la dodicesima (Cagliari), la sesta (Napoli) contro l’undicesima (Sassuolo), la settima (Milan) contro la decima (Bologna) e l’ottava (Verona) contro la nona (Parma).
I play out, a questo punto, sarebbero fra le ultime 8 squadre, quindi Fiorentina, Udinese, Torino, Sampdoria, Genoa, Lecce, Spal e Brescia. L’idea è di giocare solo con partite secche, se necessario in campo neutro lontano dalle zone più a rischio per l’epidemia. Da capire come potrebbe essere recepita la proposta, con squadre di mezza classifica che – con distanze siderali dalle prime – potrebbero addirittura insidiargli lo scudetto. E in coda squadre di fatto salve che rischierebbero la retrocessione a causa di pericolose partite secche. Non sarà semplice convincere i venti club di Serie A.
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