Milan, Yonghong Li: la Procura indaga sul patrimonio, i possibili sviluppi

Arrivano in Procura a Milano gli atti sulla situazione finanziaria appartenente a Yonghong Li al momento dell’acquisizione del Milan. Sull’ex patron dei rossoneri crescono i sospetti riguardanti la natura del proprio patrimonio economico. Avviata un’indagine congiunta fra Italia e Cina.

In casa Milan si torna a parlare, malgrado tutto, di Yonghong Li. L’ex patron rossonero che nel 2018 aveva acquisito il club per poi essere sollevato dall’incarico il 21 luglio dello stesso anno nel corso dell’Assemblea dei soci per giusta causa. Su quella compravendita ci sono ancora oggi luci ed ombre che l’autorità giudiziaria cinese sta tentando di dipanare per vederci più chiaro, sono arrivati infatti a Milano – tramite rogatoria – gli atti richiesti dalla Procura nell’ambito dell’indagine con al centro l’acquisto del Milan: il noto uomo d’affari cinese, secondo quanto riferisce ANSA, risulta indagato per false comunicazioni sociali.

Yonghong Li, arrivati a Milano gli atti sulla situazione finanziaria dell’ex patron del Milan

Yonghong Li, al vaglio la natura del suo patrimonio economico (Getty Images)
Yonghong Li, al vaglio la natura del suo patrimonio economico (Getty Images)

L’inchiesta milanese, coordinata da Fabio De Pasquale e dal pm Paolo Storari, che vede coinvolto l’ex patron dei rossoneri, sarebbe partita in seguito a tre segnalazioni di “operazioni sospette” emerse in un rapporto depositato dalla Guardia di Finanza. Questo sarebbe stato il punto di partenza degli accertamenti che avrebbero fatto scattare l’ipotesi di falso in bilancio: Yonghong Li sarebbe imputato di aver nascosto la sua reale situazione economico finanziaria ai tempi dell’acquisto – con relativa ricapitalizzazione – della società rossonera. Inquirenti e investigatori avrebbero, quindi, avviato le indagini per stabilire la provenienza del capitale economico necessario all’acquisizione del Milan.

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Lo stesso Yonghong Li, nel febbraio 2018, aveva definito la propria situazione economico finanziaria “completamente sana”. Assunto questo che resta da appurare. La Jie Ande, holding finanziaria posta a garanzia per rilevare da Fininvest il club calcistico, un mese prima della compravendita societaria veniva dichiarata fallita dal Tribunale del popolo di Shenzen. I pezzi del puzzle non riescono ad incastrarsi a dovere, ma le nuove indagini congiunte fra Italia e Cina porteranno certamente ad un punto di svolta. Per archiviare, si spera una volta per tutte, questa complicata ed incresciosa vicenda. Al vaglio anche conti aperti presso alcune banche di Hong Kong da parte dell’ex proprietario del Milan.

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