Champions ed Europa League, l’impatto del Covid-19 sui preliminari

Champions League, iniziano i preliminari e maturano le prime controversie a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19

Una Champions League è appena finita, e una nuova è già iniziata. E parte già con due casi di sconfitta a tavolino causa Covid-19. La UEFA, secondo quanto riporta l’agenzia France Press, ha assegnato lo 0-3 allo Slovan Bratislava e all’FC Prishtina. Gli slovacchi avrebbero dovuto giocare il preliminare in trasferta alle Far Oer contro il Klaksvik, mentre i kosovari avrebbero dovuto sfidare il Lincoln Red Imps FC a Gibilterra.

Ma i calciatori dello Slovan non sono potuti partire per le isole Far Oer, in quanto uno dei calciatori è risultato positivo al Covid-19 in due tamponi consecutivi nel giro di due giorni. Dunque, tutta la squadra è stata messa in quarantena dalle autorità locali prima della trasferta. Leggermente diverso il caso del Prishtina che prima di partire ha effettuato i normali controlli, senza che emergessero positività.

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Champions League, lo strano caso del Prishtina

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Champions League (Getty Images)

La squadra è arrivata a Gibilterra, qui tutta la delegazione è stata nuovamente testata e diversi componenti dello staff sono risultati positivi, sempre secondo quanto rivela la France Press. La partita è stata spostata dal 18 al 22 agosto. Il Prishtina ha ottenuto anche una deroga per poter convocare altri giocatori purché negativi. Ma otto dei calciatori chiamati come rinforzo sono risultati positivi anche loro, quindi tutto il secondo gruppo è stato messo in quarantena e la partita non si è più giocata.

La Commissione di controllo su etica e disciplina della UEFA ha studiato il dossier e l’ha trasmesso alla Corte d’Appello della stessa associazione che ha deciso di assegnare lo 0-3 alle due squadre. Il provvedimento, preso d’urgenza visto il contesto, fa riferimento all’allegato 1.2.1 del regolamento della Champions League e all’articolo 30, comma 4, del regolamento disciplinare della UEFA.

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