Juventus-Napoli, parla il Ministro Speranza: Priorità alla salute. Serie A non a rischio”

La mancata partenza del Napoli per Torino, questa sera avrebbe dovuto giocare contro la Juventus, a causa dell’isolamento per via dei casi Covid fa discutere. Sulla vicenda è intervenuto il Ministro della Salute Roberto Speranza. Le sue parole 

Sembra ormai scontato lo 0-3 a tavolino, la linea dettata dalla Lega Calcio di A lascia pochi dubbi e molta perplessità. Il Napoli non è partito per Torino e resta in isolamento come da protocollo, la Juventus invece annuncia i convocati e si dice pronta a giocare, i partenopei annunciano già ricorso. Una situazione che si aggiorna di continuo, oggi pomeriggio poco dopo l’inizio dei match delle 15.00, di questa controversa vicenda ne ha parlato il Ministro della Salute Roberto Speranza ospite della trasmissione Rai a Mezz’ora in Piu’. Il ministro ha sottolineato come si parli troppo di calcio e meno di altri argomenti importanti: “Lo dico da tifoso, in questo paese parliamo troppo di calcio e troppo poco di scuola. La priorità deve essere altra e non possono essere il calcio o il pubblico negli stadi. La priorità è e resta la salute delle persone”.

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Juve-Napoli, parla il ministro Speranza
Juve-Napoli, parla il ministro Speranza

Sul rischio di Stop della Serie A

I tanti casi di contagio anche nel calcio italiano tra staff tecnici e giocatori, sopratutto nelle ultime settimane, ha di nuovo acceso la spia rossa sui rischi di uno stop al campionato di calcio in Italia. Il ministro Speranza ha spiegato che conta il parere del comitato tecnico scientifico. “Il Cts in tutta sicurezza ha
disposto il protocollo che consente alla Serie A di poter andare avanti. Al momento non c’è rischio stop” spiega.

Stadi aperti

Il ministro parlando della situazione contagi in Italia è poi tornato sull’argomento del pubblico negli stadi: “Sono contrario alla proposta di aprire gli stadi a migliaia di persone, ci esporrebbe a rischi troppo alti. Se dobbiamo correre un rischio lo facciamo per il bene delle scuole che riaprono, viceversa per riportare decine di migliaia di persone allo stadio sono contrario. Non possiamo permettercelo” ha concluso Speranza.

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