Lewandowski, il dottore del gol: si laurea in scienze dello sport

Il bomber da record della Polonia e del Bayern Monaco, Robert Lewandowski, ha discusso una tesi in storia dello sport alla Scuola di educazione allo sport di Varsavia

Lewandowski, il dottore del gol: si laurea in scienze dello sport
Lewandowski, il dottore del gol: si laurea in scienze dello sport

Sono settimane decisamente speciali per Robert Lewandowski. Come riporta L’Equipe, il bomber del Bayern Monaco non ha affrontato solo le difese della Bundesliga e delle nazionali come la Bosnia che ha piegato in Nations League. Il miglior centravanti della nazionale polacca ne ha affrontata un’altra per certi versi più insidiosa. Si tratta della commissione della celebre Scuola superiore di educazione allo sport di Varsavia.

Lewandowski infatti ha discusso con profitto una tesi di laurea in scienze dello sport. Il rettore Marek Rybinski ha rivelato al quotidiano francese che il bomber ha completato il suo percorso di studi il giorno dopo aver realizzato quattro gol all’Hertha Berlino all’Allianz Arena. Si era iscritto 13 anni fa ma, nonostante una carriera densa di impegni e di soddisfazioni, si è presentato regolarmente all’università per incontrare i professori.

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La tesi di Lewandowski

La sua ricerca, durata due anni, verte sull’analisi della composizione fisica e della capacità aerobica degli studenti universitari. Ne ha testati quasi quattrocento, spiega Rybinski che sottolinea come l’università polacca svolga queste analisi con la stessa tecnologia in dotazione al Bayern Monaco. Lewandowski, che tutti i lunedì si sottopone a questo tipo di test, possedeva una comprensibile familiarità con la strumentazione di analisi.

Gli studenti della sua stessa classe hanno ordinato per lui, a una celebre maison italiana che realizza trofei, una replica esatta del Pallone d’Oro con la scritta: “Non c’è nessuno di migliore del nostro Robert Lewandowski”.

La creazione verrà esposta sabato per l’inaugurazione dell’anno accademico. Ci sarà come ospite d’onore, il mezzofondista Artur Kuciapski, che fu vice-campione europeo nel 2014. Non è sicura la presenza del destinatario, ma l’università farà di tutto per dare alla presentazione del trofeo il carattere di una vera e propria cerimonia.

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