Nations League, tifosi uniti: “C’è il Covid, è da fermare”. Ma le coppe no

I tifosi chiedono sui social di fermare la Nations League per i rischi sanitari. Ma non le competizioni UEFA. Diverso l’esempio che arriva dal basket

La prossima sosta per la Nations League unisce i tifosi italiani. I commenti sui social tendono ad essere piuttosto uniformi sulla manifestazione per nazionali che vedrà impegnata l’Italia contro Polonia in casa e Bosnia in trasferta a Sarajevo a metà novembre. Le sfide di Nations League e delle nazionali, già sotto l’occhio del ciclone nella precedente sosta in cui si sono contagiati tra gli altri Milan Skriniar e diversi azzurrini dell’Under 21 in Islanda, in questo periodo per i tifosi non sono essenziali.

Le opinioni combaciano, la competizione andrebbe sospesa, fermata, evitata. In questo scenario anomalo, ha detto anche l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, bisognerebbe cercare di “limitare le partite delle nazionali, perché altrimenti si fa fatica a gestire le squadre fino a fine campionato”. Non si tratta, ha detto Marotta, di boicottare le convocazioni.I giocatori devono essere nelle condizioni di rispondere alla chiamata delle nazionali. Con dei problemi, meglio lasciarli a casa”.

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Nations League no, Champions League sì? La differenza con il basket

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Dai messaggi social dei tifosi, anche dall’accoglienza che hanno ricevuto le parole di Marotta, emerge chiaramente l’appeal sempre minore delle partite delle nazionali quando non si tratta di Mondiali o Europei. Ed è altrettanto chiaro come, al contrario, sia elevato l’interesse per la Champions League.

Pur con un minor livello di entropia, perché il “gruppo squadra” non si disperde, le competizioni internazionali per club rappresentano comunque un potenziale aumento dei rischi di contagio. E i tanti tifosi che invocano la riduzione dei rischi per sostenere la sospensione della Nations League, non esprimono argomenti dello stesso tenore di fronte a Real Madrid-Inter o Atalanta-Liverpool.

Molto diverso l’esempio che arriva dal basket. Ettore Messina, allenatore dell’Olimpia Milano, ha invitato a sospendere l’Eurolega, la Champions League della pallacanestro, a pochi giorni da un incontro tra i vertici della manifestazione fissato per venerdì 5 novembre. “L’unica scelta logica sembrerebbe quella di sospendere le competizioni europee e consentire alle leghe nazionali di finire le loro stagioni nei prossimi quattro mesi” ha scritto in una lettera aperta sul sito del club. “Ogni settimana, abbiamo un numero sempre maggiore di (…) partite rinviate. Un numero maggiore di risultati dipenderanno dalla fortuna, dal fronteggiare meno contagi nella propria squadra, rispetto a quanto succederà ad altri”. La salute dei partecipanti e l’integrità della competizione, conclude, sono le priorità. Un messaggio che dovrebbe far riflettere anche i vertici del calcio che discutono invece della prossima SuperLega.

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