Ciro Immobile sembrava essere tornato negativo al Covid-19. Invece il risultato dell’ultimo tampone, oggi, è risultato ancora positivo. Di qui la decisione di rimandare le visite di idoneità previste oggi a Roma.
L’incubo sembrava essere giunto al termine, Ciro Immobile sperava di essere ritornato negativo al Coronavirus. Nella tarda serata di ieri sera l’Ansa aveva comunicato la notizia, confermata questa mattina dalla Gazzetta dello Sport. Da circa due settimane l’attaccante biancoceleste era in quarantena nella propria abitazione, in seguito ai risultati dei tamponi effettuati. I test non hanno evitato discussioni, specialmente per i differenti esiti tra le diverse strutture in cui sono stati effettuati.
La ASL ha comunque deciso di bloccare il centravanti campano, nonostante quest’ultimo non avvertisse sintomi. Roberto Mancini prima e Chicco Evani poi, non l’hanno convocato per le sfide dell’Italia contro Estonia, Polonia e l’ultima, quella di questa sera, contro la Bosnia Erzegovina per l’ultimo turno della fase a gironi di Nations League. Anche la Lazio ha dovuto fare a meno del suo bomber, sia in Champions contro lo Zenit, che soprattutto in campionato nel big match con la Juventus.
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Lazio, Immobile positivo al gene N
In queste ore Immobile avrebbe dovuto sostenere le visite mediche alla clinica Paideia di Roma, una procedura necessaria per tornare in campo. Sky Sport riporta, però, che i controlli sono stati rinviati. Alla base della decisone il fatto che l’attaccante napoletano sarebbe ancora positivo al gene N, ovvero uno dei 3 differenti geni bersaglio del Sars Cov 2. Il 30enne ha dovuto aspettare i dieci giorni obbligatori di isolamento, se dovesse essere confermata la lieve positività, i piani di Simone Inzaghi per Crotone si complicano parecchio.
Quando potrà tronare in campo Ciro
Ora Immobile punta a tornare in campo il prima possibile, intanto quasi certamente sarà costretto a saltare la sfida di campionato del 21 novembre, sabato, quando la Lazio affronterà il Crotone. Dopo essersi fermato per più di due settimane (l’ultimo allenamento il 4 novembre prima della sfida con lo Zenit), la Scarpa d’Oro deve aspettare ancora.
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