Milan-Stella Rossa, il derby di Stankovic: “Spero nel Marakana pieno”

Dejan Stankovic, tecnico della Stella Rossa, è elettrizzato all’idea di sfidare il Milan, ma si augura che la gara in casa possa essere giocata con la presenza del pubblico.

Ai sedicesimi di finale di Europa League il Milan se la vedrà con la Stella Rossa, un avversario almeno sulla carta abbordabile per i rossoneri che, ad eccezione della sconfitta contro il Lille (ininfluente ai fini della quaalificazione) sono ancora imbattuti dal post lockdown. Affrontare i biancorossi evoca dolci ricordi per i milanisti: i rossoneri non hanno mai perso (due vittorie e due pareggi).  I confronti risalgono alla stagione 1988/89 della Coppa dei Campioni e 2006/2007 della Champions League. In entrambe le occasioni a passare il turno fu il Milan che al termine della competizioni alzò la coppa.

Il match sarà particolarmente speciale anche per il tecnico dei serbi, che sentirà l’atmosfera dei derby. A sedere sulla panchina è infatti Dejan Stankovic, che da giocatore ha militato a lungo nell’Inter.

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Esultanza dei giocatori del MIlan (Foto: Getty Images)

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La Stella Rossa sfida il Milan: per Stankovic è un derby

Interpellato sull’esito dell’urna di Nyon, il tecnico della Stella Rossa, Dejan Stankovic, è convinto che la doppia sfida contro il Milan regalerà spettacolo ed emozioni. L’ex centrocampista non sottovaluta l’avversario, ma è convinto che soprattutto in casa la sua squadra possa fare bene, anche se non si sa ancora se si giocherà a porte chiuse (l’andata è fissata per il 18 febbraio).

Ho visto la partita contro il Parma, il Milan ha giocato bene, è una squadra forte e che non deve essere sottovalutata  – sono le sue parole riportate da Milannews -. Loro hanno praticamente dominato la partira. Il Milan è reduce da anni non semplici, ma quello che stanno facendo in questa stagione merita di essere sottolineato, ora sono davvero una realtà temibile. Lo spettacolo non mancherà. Ma se devo esprimere un desiderio mi auguro di poter giocare con la presenza del pubblico. Al Marakana fa sempre la differenza”.