Real Madrid-Atalanta, niente Santiago Bernabeu: dove si gioca

Real Madrid-Atalanta, valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, non si giocherà al Santiago Bernabeu. Stabilita già da ora la sede del match.

L’inizio di stagione del Real Madrid è stato certamente al di sotto delle aspettative e caratterizzato da alti e bassi. Questo aveva portato a pensare che anche la posizione di Zinedine Zidane fosse a rischio, ma è stato proprio nel momento più difficile che i “blancos” si sono ripresi riuscendo a ottenere la qualificazione agli ottavi di Champions League da primi classificati nel proprio girone (erano nello stesso raggruppamento dell’Inter) e stanno provando a recuperare posizioni anche in Liga. Ora il destino dei campioni di Spagna si intreccerà ancora con un’italiana nella massima competizione europea: il prossimo avversario sarà infatti l’Atalanta, che proverà a tentare l’impresa come fatto nella scorsa annata, quando hanno sfiorato la finale.

Anche la sfida contro i bergamaschi, che disputeranno a Madrid il match di ritorno, non si giocherà però al Santiago Bernabeu. La scelta è ricaduta invece sullo stadio Alfredo Di Stefano, come sta accadendo ormai da qualche mese. La struttura si trova all’interno del centro sportivo Ciudad Real Madrid, dove si allena il club, situato alla periferia di Madrid nel Parco di Valdebebas).

Lo stadio Alfredo Di Stefano (Foto: Getty Images)

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Real Madrid-Atalanta si giocherà ancora allo stadio Alfredo Di Stefano

L’impossibilità di giocare le gare con la presenza del pubblico ha spinto il Real Madrid a scegliere di puntare sullo stadio Alfredo di Stefano per giocare le sue gare casalinghe. Questo consente così di portare avanti la ristrutturazione del Santiago Bernabeu, progetto ritenuto indispensabile per aumentare i ricavi e continuare a mantenere il club competitivo. L’idea del club è quella di seguire la strada già lanciata da altre società, che puntano a stadi moderni con la presenza anche di attività extra calcio all’interno. L’impianto diventerebbe così attivo sette giorni su sette e non esclusivamente nei giorni in cui sono in programma le partite.

Almeno per ora un eventuale dietrofront potrà avvenire solo quando sarà consentito il ritorno dei tifosi sugli spalti.