Luis Suarez, spunta nuova chat per la cittadinanza: Juventus coinvolta

Il caso Suarez si arricchisce di nuovi elementi anche grazie all’analisi di un’ennesima chat, dove viene coinvolta anche la Juventus 

Spuntano novità in merito al caso Suarez relativo all’esame farsa svolto dall’attaccante uruguaiano lo scorso settembre per ottenere la cittadinanza italiana e completare il suo trasferimento alla Juventus. Questa mattina, La Nazione, ha pubblicato il contenuto della chat tra il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli e il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi. All’interno della conversazione, il Ministro domanda: “La Juventus mi chiede delle notizie su questa richiesta di cittadinanza, mi aiuteresti?”.

Il Ministro, amica d’infanzia del d.s. Fabio Paratici avrebbe poi proseguito: “Si tratta di un giocatore che la Juve vorrebbe acquistare. Non ha mai fatto l’esame perché vive in Europa da 11 anni. Tu mi consigli di mettere in contatto il club con un tuo dirigente per accelerare?”. Dal Viminale la risposta sarebbe stata positiva. In quel momento spunta il nome di Luigi Chiappero, avvocato della Juventus, messo in contatto con il prefetto Michele Di Bari e la dirigente Antonella Dinacci. Il Ministro De Micheli ai magistrati avrebbe dichiarato che fu contattata da Paratici, proprio per ottenere il passaporto e chiudere l’operazione di calciomercato, accogliendo la richiesta di accelerare i tempi. Il verbale del Ministro smentisce così Paratici, che aveva negato di aver avuto contatti con il Viminale. Da qui l’indagine per falsa testimonianza a carico del dirigente bianconero.

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Caso Suarez, nuovi dettagli sull’accordo con la Juventus

Caso Suarez, i contenuti dell'esame (Getty Images)
Caso Suarez, i contenuti dell’esame (Getty Images)

A riportare ulteriori dettagli sull’accordo tra la Juventus e il giocatore è la Gazzetta dello Sport. Stando ai colleghi della Rosea, Suarez avrebbe percepito uno stipendio da 7,5 milioni a stagione. Con i bonus sarebbero poi potuti diventare anche 10. L’accordo tra le parti sarebbe stato biennale e la Juve avrebbe anche inserito una clausola di recesso dopo la prima annata.

L’accordo sarebbe stato raggiunto il 30 agosto scorso, ma poco dopo Paratici avrebbe inviato un messaggio ad uno degli avvocati dell’uruguaiano, incerto sull’esito della trattativa. Il dirigente juventino avrebbe poi spiegato ai magistrati che intorno al 12-13 settembre l’affare saltò per i tempi tecnici del passaporto. Come detto, però, Suarez ha comunque svolto l’esame e le indagini sul conto del amministratore delegato proseguono. Il dubbio dei magistrati è che Paratici abbia saputo delle indagini durante la trattativa per Suarez, decidendo così di annullare per questo motivo l’operazione.