L’allenatore del Sassuolo ha commentato la prova incolore della squadra, sconfitta in Coppa Italia dalla Spal. Parole dure per Jeremie Boga, sul banco degli imputati. “Prestazioni negative dovute al mercato? Lo ribalto”.
Roberto De Zerbi non ha digerito la pesante sconfitta rimediata in Coppa Italia contro la Spal. Schietto e diretto come al solito, l’allenatore ha parlato di una prova incolore, condizionata dal rosso a Filip Djuricic. Tanti i complimenti per Giacomo Raspadori, che piace molto al tecnico. “Se potessi regalargli una dote, mi piacerebbe dargli quella malizia che deve avere un attaccante. Per il resto ha un grande talento e gli manca solo fisicità . Nel tempo dimostrerà il suo grande valore”. Discorso inverso per su Jeremie Boga, che da tempo non riesce a ripetere le prestazioni della passata stagione.
Tutta la squadra però, non ha convinto l’ex del Foggia. “Abbiamo fatto la gara nel primo tempo contro una squadra compatta e ben messa in campo – ha dichiarato – ma l’espulsione ci ha tagliato le gambe. Il rigore? Se le nostre regole contemplano la Var, allora può starci. Resto del parere che arbitro e guardialinee non hanno giocato al calcio, perché poteva essere valutato dal vivo. Spostando la palla di qualche centimetro sembra un fallo da rosso, ma la dinamica è diversa e per capirla devi aver giocato”.Â
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De Zerbi, Boga sul banco degli imputati: “Deve tornare sulla terra”
Andrea De Zerbi ha commentato in maniera dura la prova di Jeremie Boga, sostituito tra il primo e il secondo tempo dopo una prestazione incolore. “Pensa al mercato? Credo che sia soltanto una questione fisica, perché se fosse una mancanza di voglia lo ribalterei. E’ un calciatore di grande talento, ma non lo vedo ispirato e mi auguro che sia solo stanchezza o scarsa condizione. Il mercato fa parte del lavoro di un calciatore – ha sottolineato il mister neroverde – ma se una trattativa ti condiziona devi solo pensare a tornare sulla terra. Nel nostro sport il giorno prima sei un campione e in 24 ore diventi scarso. Bisogna prenderne atto”.Â
