Ibrahimovic e Lukaku, attesa per il Giudice Sportivo: la possibile sanzione

I possibili sviluppi del duro scontro tra Ibrahimovic e Lukaku durante il derby di Coppa Italia: cosa deciderà il Giudice Sportivo.

Ibrahimovic Lukaku
Ibrahimovic Lukaku

C’è grande attesa per il comunicato del Giudice Sportivo che, nella giornata di domani, si pronuncerà ufficialmente sull’acceso diverbio tra Ibrahimovic e Lukaku. Secondo il “Corriere della Sera”, i due protagonisti dovrebbero andare incontro a una punizione leggera nonostante siano venuti a contatto anche fisicamente.

Ma il Giudice Sportivo venerdì potrebbe anche decidere una squalifica di almeno dieci giornate, da scontare in Coppa Italia, o a tempo determinato, coinvolgendo anche il campionato. Queste ipotesi si verificherebbero se Ibrahimovic fosse considerato colpevole di atti discriminatori o di carattere razzista.

Dipende tutto da cosa ci sia effettivamente scritto nel referto dell’arbitro Valeri. Se l’arbitro avesse riportato le frasi, allora l’arbitro avrebbe già giudicato l’episodio nella sua interezza e quelle resterebbero semplicemente “reciproche scorrettezze”. Se così non fosse, la Procura Federale potrebbe aprire un inchiesta.

A quel punto sarebbero ammesse anche le immagini televisive, gli audio. Non si potrebbe a priori nemmeno escludere la convocazione dell’arbitro, dei due giocatori coinvolti, degli altri che erano presenti e magari più vicini. Nel caso in cui il giudice dovesse ritenere, da questo ulteriore step, che le frasi di Ibrahimovic siano da annoverare come offese razziste, o comunque come un comportamento discriminatorio, scatterebbe  il deferimento al Tribunale Federale sulla base dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva.

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Scontro Ibrahimovic-Lukaku, cosa rischia lo svedese

Ibrahimovic Lukaku
Ibrahimovic-Lukaku (Getty Images)

Le sanzioni per i comportamenti ritenuti discriminatori sono contenuti nell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva. La norma punisce ogni azione che comporti in maniera diretta o indiretta “denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale”. Punite la propaganda ideologica vietata dalla legge o l’istigazione a comportamenti di carattere discriminatorio, condotte queste ultime in cui non ricadrebbero le offese di Ibrahimovic.

Ma i riferimenti ai riti voodoo e al “little donkey” (piccolo asino) potrebbero essere considerati razzisti. In questo caso, chi è considerato colpevole, secondo la giustizia sportiva, “è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato”.