Cristiano Ronaldo, nuova posizione: cosa cambia da Pirlo a Sarri

Cristiano Ronaldo sta modificando la sua posizione nella Juventus di Pirlo. Come cambia il suo rendimento rispetto all’anno scorso

Cristiano Ronaldo, nuova posizione: cosa cambia da Pirlo a Sarri
Cristiano Ronaldo, nuova posizione: cosa cambia da Pirlo a Sarri

Andrea Pirlo sembra aver convinto Cristiano Ronaldo. I numeri raccontano che il portoghese, rispetto all’anno scorso, effettua meno tiri ma è più pericoloso.

Ha segnato infatti 0.99 gol a partita di media contro gli 0.96 della stagione scorsa. Serve meno assist, ma offre un contributo offensivo determinante per le sorti della Juve. se si escludono i calci di rigore, infatti, la probabilità che un suo tiro si trasformi in gol è del 56%.

Detto in altri termini, come spiegano gli indicatori Stats Bomb, è di 0.56 la media di expected goals ogni 90 minuti, penalty a parte. L’anno scorso lo stesso indice, al termine della stagione, era di 0.52.

Rispetto alla stagione con Maurizio Sarri, Cristiano Ronaldo tira di meno. Registra infatti 4.66 conclusioni totali ogni 90 minuti rispetto alle 6.05 del campionato passato. Ma è più elevata la percentuale di conclusioni nello specchio della porta, salita da 34,2 al 38,7%.

Leggi anche – Cristiano Ronaldo festeggia i 36 anni: “Un viaggio pieno di avventure”

Cristiano Ronaldo, da ala a centravanti nella Juve di Pirlo

Cristiano Ronaldo, da ala a centravanti nella Juve di Pirlo
Cristiano Ronaldo, da ala a centravanti nella Juve di Pirlo

Considerato che non è cambiata la distanza media dalla porta da cui Cristiano Ronaldo va al tiro (19 metri contro 18,8), si può dedurre che CR7 occupi generalmente una posizione più centrale, meno defilata. E che questo gli consenta di calciare da posizioni più favorevoli.

Se si guarda la heatmap, la mappa che definisce le zone di campo più occupate, fornita da Wyscout, si evidenzia un cambiamento non radicale rispetto alla stagione scorsa.

Tuttavia, si tratta di un cambiamento significativo. E’ vero, infatti, che CR7 tocca lo stesso numero di palloni in area di media a partita. Ma è anche vero che occupa una porzione di campo più contenuta. Non svaria più su tutto il fronte d’attacco a 20-25 metri dalla porta. Era questa, infatti, la zona da lui più battuta nella scorsa stagione, sempre secondo i dati Wyscout.

Agisce a ridosso in area o a ridosso degli ultimi sedici metri, concentrando sulla fascia sinistra gli spostamenti lontano dall’area. Non a caso, è la zona da cui partono le incursioni verso l’interno di McKennie. 

Dunque, nella Juve fluida di Pirlo, gioca più da centravanti, per quanto mobile come i “numeri 9” del calcio contemporaneo. Quello che gli aveva chiesto Sarri all’inizio della scorsa stagione, anche se allora aveva rispedito la proposta al mittente.