Juventus, esame Suarez: perché i magistrati hanno ascoltato Agnelli

Esame Suarez, Agnelli ascoltato dai magistrati di Perugia. Le ultime sulla testimonianza del presidente della Juve

Juventus, esame Suarez: perché i magistrati hanno ascoltato Agnelli
Juventus, esame Suarez: perché i magistrati hanno ascoltato Agnelli

Non c’è pace per Andrea Agnelli. Criticato per la reazione alla provocazione di Conte dopo la semifinale di Coppa Italia, che sembra rivelare una tensione ancora non sopita dopo il suo addio alla panchina bianconera, il presidente della Juve è stato ascoltato nei giorni scorsi dai magistrati di Perugia.

L’audizione, da quanto riferisce l’Ansa, rientra nell’indagine sull’esame di Luis Suarez, passato all’Atletico Madrid e diventato il più veloce a raggiungere le sedici reti nella Liga negli anni Duemila. L’uruguagio ha infatti battuto il precedente primato di Cristiano Ronaldo. L’agenzia di stampa spiega che i magistrati hanno ascoltato Agnelli in quanto semplice testimone, persona informata sui fatti.

Esame Suarez, ascoltato Agnelli: l’inchiesta di Perugia

Esame Suarez, ascoltato Agnelli: l'inchiesta di Perugia
Esame Suarez, ascoltato Agnelli: l’inchiesta di Perugia

La procura guidata da Raffaele Cantone, che coordina l’indagine della Guardia di Finanza, si concentra sull’esame all’Università per Stranieri di Perugia per l’ottenimento della cittadinanza italiana. L’accusa ha parlato di esame “bufala”, e ha indagato il dirigente bianconero Fabio Paratici oltre all’avvocato Luigi Chiappero, accusati di aver reso false informazioni al pubblico ministero.

Coinvolto anche l’avvocato Maria Turco, che l’accusa ha individuato come il referente della società per allestire l’esame in cui al giocatore sarebbero state fornite le risposte in anticipo.

L’inchiesta ha toccato anche gli ormai ex vertici dell’ateneo. La ex rettrice Giuliana Grego Bolli, che si è dimessa, l’ex direttore generale Simone Olivieri e il professor Lorenzo Rocca, che ha svolto l’esame e ha abbandonato l’incarico a ottobre, sono indagati con l’accusa di violazione del segreto d’ufficio finalizzato all’indebito profitto patrimoniale e falsità ideologica in atti pubblici.

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L’Equipe contro la Juve: no alla SuperLega

Agnelli è uno dei presidenti in prima fila per la creazione della SuperLega europea. Un’iniziativa che ha generato la forte opposizione della UEFA, delle altre confederazioni mondiali, e della FIFA che hanno minacciato di escludere i calciatori delle squadre coinvolti da campionati continentali e dalla Coppa del Mondo.

Il progetto non piace nemmeno all’Equipe, quotidiano francese di riferimento per lo sport in Europa che ha contribuito a fondare l’antica Coppa dei Campioni. Fu proprio il fondatore del giornale, Jacques Goddet, a consegnare il trofeo della prima edizione a Santiago Bernabéu, presidente del Real Madrid.

Curiosamente, il Real Madrid sarebbe al fianco della Juve in questo progetto. Secondo Vincent Duluc, firma di punta del giornale, anche l’idea della nuova Champions League allargata sarebbe un cedimento al potere delle grandi squadre. Un segno anche dell’influenza di Agnelli, che è presidente dell’ECA, l’associazione dei club europei, e in tale ruolo è all’interno del board della UEFA.

Agnelli, ha scritto Duluc, “fa male all’idea dell’universalità del gioco“. Sarebbe ingiusto, conclude, che sia lui con pochi presidenti amici a disegnare il futuro del calcio europeo.