Milan, rinnovo Donnarumma: l’ex Presidente non ha dubbi

Milan, il rinnovo di Donnarumma sembrerebbe essere ancora in stand-by. Berlusconi, ex Presidente rossonero, ha espresso la propria opinione in proposito: le parole dell’ex patron.

Milan, ex Presidente su rinnovo Donnarumma (Getty Images)
Milan, ex Presidente su rinnovo Donnarumma (Getty Images)

Donnarumma e il futuro al Milan: obiettivo possibile, ma non scontato. Le parti, infatti, sarebbero ancora al lavoro per trovare il giusto compromesso fra domanda e offerta: l’estremo difensore chiede 10 milioni, i rossoneri possono arrivare a 7 più bonus. C’è ancora una distanza da colmare e potrebbe appianarsi nelle prossime settimane, così come potrebbe incrinarsi. Si viaggia sul filo del rasoio: la sottile linea rossa. Anzi, rossonera. Il ragazzo vuole restare, ma accetta meno compromessi: un po’ l’età, più maturo e consapevole rispetto a quando è arrivato, un po’ la certezza di essere un pezzo pregiato fanno sì che le pretese aumentano. Resta da capire fino a che punto. Fosse per i tifosi i discorsi da fare sarebbero ridotti al minimo: i fattori in ballo, però, sono ancora tanti.

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Milan, Berlusconi è chiaro: “Donnarumma deve rimanere”

 Milan, Berlusconi su rinnovo Donnarumma (Getty Images)
Milan, Berlusconi su rinnovo Donnarumma (Getty Images)

Il portiere non ha ancora deciso, dunque. Dubbi e perplessità che agitano la tifoseria e gli appassionati, qualche preoccupazione l’ha espressa anche chi con il ragazzo ha avuto a che fare in passato: stiamo parlando di Silvio Berlusconi. L’ex Presidente del Milan, ora in forza al timone del Monza, continua a seguire i colori rossoneri da semplice supporter. La passione non diminuisce, proprio come il peso delle sue parole. L’ex patron, in merito alla vicenda Donnarumma, è sicuro: “L’ho seguito sin dalle giovanili, ho capito fin da subito che sarebbe potuto diventare un grande portiere. Il Milan deve tenerlo anche in futuro”.

A che prezzo, però? Si chiedono dalle parti di Milanello. Evitare l’extra budget è la priorità. Anche per scongiurare possibili rappresaglie interne allo spogliatoio: dare 10 milioni di stipendio a un singolo giocatore, per quanto bravo possa essere, rischia di favorire dissapori nello spogliatoio. L’ultima cosa che vorrebbero a Milanello, dopo aver faticato a costruire una certa armonia. L’ex Premier ha parlato chiaro: ora la palla passa alla proprietà.