Juventus, durissimo attacco dalla Francia: “Fa speculazione”

La Juventus è stata duramente criticata per il tema delle plusvalenze. Dalla Francia il pesantissimo attacco ai bianconeri 

Juventus critiche plusvalenze
Juventus critiche plusvalenze

Nelle ultime stagioni la Juventus ha dimostrato di sapersi rafforzare con i giusti investimenti, spesso anche merito di un lavoro ben studiato nel tema delle plusvalenze. Al termine della stagione 2019/20, i bianconeri avevano raggiunto i 166 milioni di plusvalenza, secondo dati di Calcio e Finanza, mentre a gennaio di quest’anno la somma ottenuta è stata di circa 30 milioni.

Acquistare a poco prezzo, per poi rivendere lo stesso giocatore ad un costo superiore, gli ultimi casi sono quelli di Rovella, Portanova e Petrelli. Una mossa sfruttata spesso dalla Juve, che si è però fatta poco apprezzare da alcuni esperti, uno su tutti il presidente del Tolosa Damien Comolli. L’ex allenatore, è attualmente il rappresentante del fondo d’investimento RedBird e ha ricoperto anche il ruolo di scout per Monaco, Arsenal, Tottenham e Liverpool. Da qui la sua grande esperienza nel players trading, le plusvalenze appunto.

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Juventus, dura critica sulle plusvalenze: l’attacco dalla Francia

Juventus critiche plusvalenze
Juventus critiche plusvalenze

In un’intervista rilasciata a Le Monde, Comolli si è soffermato sul calcio francese, noto per sfornare giovani talenti da rivendere in tutta Europa, che sta attraversando mesi difficili a causa del Covid. La crisi generata dalla pandemia, infatti, ha reso molto più complesse le trattative di mercato, bloccando ogni tipo di affare.

Il patron del Tolosa ha quindi parlato del cambiamento che la Francia si appresta a vivere: non dipendere più dalla compravendita, dal trading e quindi dalle plusvalenze future per gonfiare le rose. Proprio collegandosi a questo discorso, Comolli ha preso in riferimento la Juventus, attaccandola: “Questo modello ha ovviamente degli aspetti negativi, io la chiamo speculazione. Prendete la Juve, ha 120 giocatori sotto contratto, ma prosegue la sua stagione con 25 calciatori. Perché averne così tanti?”.

Il discorso è quindi proseguito: “Ti permette di avere dei ricavi supplementari, magari di rimanere in linea con il Fair Play Finanziario, ma vendi giocatori che non hai assolutamente intenzione di trattenere in rosa. Il loro pensiero è quello di comprare giocatore ad 1 milione per rivenderlo a 5″. Una critica diretta al patron Agnelli e al suo metodo di lavoro su un tema che da anni fa discutere anche tifosi e appassionati qui in Italia.