Champions League col modello svizzero: struttura e modifiche del torneo

La Champions League si appresta a cambiare struttura, applicando dal 2024 il modello svizzero come proposto dal presidente dell’ECA Andrea Agnelli. Tutti i cambiamenti alla competizione 

Champions League modello svizzero
Champions League modello svizzero

In occasione della 25a assemblea generale dell’ECA, il presidente Andrea Agnelli ha parlato anche dei possibili cambiamenti per la Champions League a partire dal 2024. Il torneo più importante per club in Europa si appresta a vivere delle modifiche storiche, seguendo lo Swiss System, ovvero il modello svizzero.

Anche il vice segretario della UEFA, Giorgio Marchetti lo ha citato nel corso del suo intervento per l’apertura dell’assemblea che riunisce le squadre europee. Il progetto, trapelato già negli scorsi mesi, è stato presentato quest’oggi in maniera ufficiale e verrà discusso anche il prossimo 20 aprile durante il congresso UEFA in Svizzera e, infine, al Comitato Esecutivo della confederazione europea. Solamente a quel punto scopriremo se verrà approvato o meno.

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Champions League, in cosa consiste il modello svizzero: i cambiamenti

Champions League cambiamenti modello svizzero
Champions League cambiamenti modello svizzero

“Il calcio è ad un bivio. Non dobbiamo dare i tifosi per scontati e c’è bisogno di una svolta”, questo in sintesi il discorso del presidente dell’ECA, Andrea Agnelli, di questa mattina. Il patron della Juventus guarda al futuro e lo fa anche puntando al modello svizzero per la Champions. Ma in cosa consiste questa struttura che cambierà la competizione?

Secondo quanto filtrato fin qui, come dice stesso il nome, la Champions League si ispirerà in gran parte al campionato svizzero. Il torneo vedrà 36 squadre coinvolte e non più 32, cancellando la nota divisione in gironi. Nella prima fase, ogni squadra ne affronterà altre 10 sorteggiate e, una volta conclusi i match, si avrà una classifica completa dove le prime otto accederanno alla fase successiva, quella ad eliminazione diretta.

La squadra che si piazzerà tra la nona posizione e la ventiquattresima, invece, disputerà dei playoff, per poi partecipare agli ottavi di finale più classici. Fino alla finale non ci dovrebbero essere ulteriori modifiche rispetto agli standard attuali. Questa modifica comporterà più partite (quattro in più per chi raggiungerà la finale) e un esito ancora più imprevedibile che attirerà maggiormente i tifosi anche a livello televisivo. Dall’altro canto, però, proprio l’aumento del numero di sfide renderebbe il calendario ancora più fitto e di difficile gestione. Tutte le eventuali modifiche della Champions League, dunque, verranno ulteriormente discusse in giornata. Nelle prossime settimane si attendono risposte definitive che renderanno più chiaro il futuro di una competizione storica e dal grande fascino internazionale.