Ibrahimovic, Maldini parla chiaro: ”I giocatori passano, il club resta”

Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a “So Foot” affrontando diversi temi tra cui il futuro di Ibrahimovic.

Maldini Ibrahimovic
Maldini Ibrahimovic

Il nuovo e ambizioso progetto del Milan sta decollando anche grazie a Paolo Maldini. Nel nuovo ruolo di direttore tecnico, la leggenda rossonera sta aiutando la squadra a crescere e tornare ai livelli del passato. Stasera i ragazzi di Pioli avranno l’occasione di confrontarsi con il Manchester United negli ottavi di Europa League, sapendo che il percorso è ancora molto lungo. Un primo test in vista delle possibili sfide che aspetteranno il Diavolo nelle prossime stagioni.

Non bisogna però correre troppo come ricorda Maldini in una lunga intervista rilasciata al mensile francese “So Foot. I tema toccati dall’ex capitano del Milan sono tantissimi e si intrecciano anche con il mercato: “Il nostro cammino è iniziato prima della pandemia e ora tante squadre, anche in Europa, ci vedono come un club virtuoso e ci prendono da esempio. Ora non possiamo ancora permetterci di compare un top player, ma se riusciremo a ritornare per quattro-cinque anni di fila in Champions League potremo fare sacrifici economici.

Poi continua: “Stiamo puntando sui giovani anche perché il Milan perdeva e perde ancora più di 100 milioni l’anno. Chi accetta di venire qui lo vuole davvero. E’ un errore dire che vogliamo vincere tutto e subito. La strada tracciata è quella giusta, ma è più corretto ammettere che stiamo accelerando i tempi di ricostruzione per diventare davvero competitivi tra un paio d’anni”.

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Milan, Maldini spaventa i tifosi: “Ibrahimovic è diverso, ma non ha privilegi”

Maldini Ibrahimovic
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Nelle sue dichiarazioni Maldini ha lanciato un altro piccolo avviso ai tifosi del Milan, riguardo al ruolo e al futuro di Zlatan Ibrahimovic: “Il club è sopra qualsiasi cosa, perché i giocatori passano mentre la società resta. Questo discorso è alla base del nostro modo di pensare e vale per tutti senza distinzioni. Ci sono ovviamente calciatori che lasciano il segno e Zlatan è uno di questi.  Per noi è una risorse enorme, un grande motivatore non così difficile da gestire come può sembrare dall’esterno”.