Morte Astori, si apre indagine bis: chiesto rinvio a giudizio per 3 medici

Giungono novità sulla morte di Davide Astori. I magistrati hanno dato inizio ad una seconda indagine, chiedendo il rinvio a giudizio per tre medici 

Morte Astori
Morte Astori

La morte di Davide Astori è ancora avvolta da troppi dubbi, che hanno spinto i magistrati ad aprire un’indagine bis. L’intenzione è di chiarire eventuali responsabilità da parte di terzi, che non avrebbero impedito la scomparsa dell’ex capitano della Fiorentina nella camera d’albergo di Udine il 4 marzo di tre anni fa. Una settimana fa il ricordo del difensore, la cui famiglia cerca ancora tutta la verità.

La Procura di Firenze starebbe seguendo un nuovo filone, che porterebbe alla luce nuovi dubbi relativi ad una possibile falsificazione di un referto medico sulle condizioni del cuore di Astori. Per tale ragione sono stati rinviati a giudizio i tre medici indagati: Giorgio Galanti, già uno dei sospettati per omicidio colposo anche nel primo processo, come direttore sanitario della Medicina dello Sport, Pietro Amedeo Modesti, suo successore e il medico dello sport Loria Toncelli.

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Morte Astori, aperta nuova indagine: fissata data per l’udienza preliminare

Morte Astori indagini
Morte Astori indagini

Il prossimo 21 ottobre andrà in scena la prima udienza preliminare, mentre per la prima indagine bisognerà attendere ancora poche settimane. Il prossimo 2 aprile, infatti, si avrà una risposta definitiva al dubbio più grande: la morte di Davide Astori poteva essere evitata? In attesa di conoscere una prima, cruciale risposta su un caso ancora aperto da 3 anni, i pm fiorentini portano avanti parallelamente l’indagine bis.

I magistrati ipotizzano che il materiale falsificato faccia riferimento ad un parametro specialistico utile a valutare le condizioni del cuore, presumibilmente redatto nel 2017. All’interno si attestava l’avvenuta effettiva dell’esame, ma nella prima perquisizione tale documento non è stato ritrovato. Da qui l’ipotesi del falso che ha portato subito all’intervento dei pm.