Rabona, da Maradona al gol di Lamela: storia e origini del gesto

L’argentino Lamela ha aperto il derby di Premier League Arsenal-Tottenham con un gol di rabona. Le origini e la storia di questo gesto

Rabona, da Roccotelli al gol di Lamela: storia e origini del gesto
Rabona, da Roccotelli al gol di Lamela: storia e origini del gesto

Il gol con cui Lamela ha aperto le marcature nel derby del nord di Londra Arsenal-Tottenham in Premier League ha riportato all’attenzione del pubblico un gesto particolare nella storia del calcio. Ha segnato con una rabona, uno di quei vezzi che trasformano il calcio in poesia, romanticismo, nostalgia. Non è la prima volta che va in rete con questa invenzione che risale almeno al secondo dopoguerra.

La rabona richiede che il calciatore tenga la gamba d’appoggio davanti, leggermente piegata. E calci con quella di dietro, con un colpo secco. La mossa richiama alla mente la frustata con la coda che danno i tori per scacciare le mosche. Infatti il termine deriva dal castigliano, dalla parola “rabo” che significa, appunto, coda.

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Rabona, le origini del gesto e i grandi interpreti

Rabona, le origini del gesto e i grandi interpreti
Rabona, le origini del gesto e i grandi interpreti

La prima rabona di cui si abbia traccia è quella di Ricardo Infante, che viene considerato l’inventore del colpo. Segnò così da trentacinque metri, con la maglia dell’Estudiantes in cui poi avrebbero giocato tre generazioni di Veron, e Rosario Central.

In Italia, il pioniere della rabona fu il barese Cocò Roccotelli, che ha poi fatto impazzire per due stagioni i tifosi dell’Ascoli negli anni Settanta. Tirava così le punizioni e i rigori, con la gamba sinistra piegata e il collo del destro come una fionda. Si ricordano almeno due gol che ha segnato così. Uno con la maglia dell’Ascoli, l’altro su punizione quando era passato alla Nocerina. Una rete rimasta nel cuore e nella mente di tutti, contro la Juve Stabia in Coppa Italia di Serie C.

Negli anni più recenti è diventata famosa grazie a Maradona e Rivaldo, a Ronaldinho e Neymar, e all’immancabile Cristiano Ronaldo. Se ne sono viste anche in Italia.

La rabona ha affascinato Roberto Baggio e Dries Mertens, che la provò contro la Sampdoria nel 2014. Una delle più sorprendenti resta quella di Alberto Aquilani. Non segnò, ma avviò la rete di Totti, di testa in tuffo, in un Milan-Roma del 2006.

Dieci anni dopo, sempre con la maglia della Roma, Diego Perotti segnò proprio di rabona in un’altrimenti dimenticabile sfida di Europa League contro il Viktoria Plzen.