Il Marsiglia prova ad alzare il muro per Arkadiusz Milik, arrivato in prestito a gennaio dal Napoli ma cercato insistentemente dalla Juventus. 
E’ appena arrivato al Marsiglia, ma il nome di Arkadiusz Milik è sempre al centro del mercato. Dopo sei mesi da separato in casa al Napoli, sta ritrovando il sorriso e i gol in Francia aspettando di capire cosa succederà a fine stagione. In queste settimane si è parlato molto di un suo ritorno in Italia, in particolare in una big di Serie A sempre interessata al suo profilo. E’ la Juventus che, dopo i numerosi contatti, non ha mai abbandonato la pista e potrebbe fare un nuovo tentativo la prossima estate.
Come riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, i bianconeri sono pronti a sfruttare una speciale clausola inserita nel contratto dell’attaccante polacco. Al costo di 12 milioni di euro, Milik potrebbe liberarsi dall’OM e firmare per una squadra italiana. Una soluzione sulla carta fattibile ma non considerata dalla società francese che cercherà di fare resistenza a un’eventuale cessione.
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Milik può lasciare il Marsiglia: la Juventus pronta a sfruttare la clausola
Il Marsiglia non ha alcuna intenzione di perdere Milik dopo pochi mesi, considerando il suo grande impatto nel nuovo campionato. In sei partite giocate di Ligue 1 ha già segnato tre reti e rialzato il morale di una squadra completamente a pezzi. Per questo motivo il nuovo presidente Pablo Longoria ha subito messo le cose in chiaro: “Ci immaginiamo il nostro futuro con lui. E’ un calciatore di nostra proprietà e sono molto sorpreso da quanto viene scritto sui media”, le sue parole in esclusiva a France Bleu Provence.
Il classe ’94 è arrivato in prestito dal Napoli, ma è già scattato l’obbligo di riscatto a 9 milioni di euro più altri 4 di bonus. Una cifra simile alla clausola a cui vuole fare affidamento la Juventus che in qualche modo favorirebbe anche gli azzurri, proprietari del 20% di un’eventuale futura rivendita. Il suo arrivo a Torino sarebbe un vantaggio per entrambe, meno per l’OM che prova ad alzare il muro.
