Da Scirea a Daniel Guerini: troppi calciatori vittime di incidenti stradali

Una morte tragica quella di Daniel Guerini che purtroppo si riallaccia con tanti incidenti stradali drammatici che hanno spezzato la vita di calciatori in attività e non: Scirea, Niccolò Galli e altri ancora… 

Uno scatto di repertorio di Gaetano Scirea in azzurro (Getty Images)
Uno scatto di repertorio di Gaetano Scirea in azzurro (Getty Images)

La tragedia di Daniel Guerini, il giovane calciatore della Lazio – 19 anni appena – rimasto ucciso in un drammatico incidente stradale – ha riportato alla memoria il destino di tanti campioni vittime di uno schianto mortale

Da Daniel Guerini a Niccolò Galli

La morte di Daniel Guerini riporta immediatamente a Niccolò Galli, il figlio di Giovanni Galli, ex portiere di Napoli, Milan e Nazionale. Daniele aveva soltanto 17 anni quando si schiantò con il suo motorino. Soccorsi inutili. Era il 1999 e da allora uno dei suoi compagni di squadra di quel periodo, Fabio Quagliarella, porta il numero 27, quello che era il numero di maglia di Niccolò.

LEGGI ANCHE > Lazio in lutto: morto il giovane fantasista Daniel Guerini 

Gaetano Scirea

Stelle di prima grandezza come Gaetano Scirea: il capitano storico della nazionale azzurra campione nel 1982 e di una Juventus leggendaria, rimase ucciso in uno schianto mentre era in trasferta per conto della Juve come osservatore, in Polonia. Doveva seguire il Gornik Zabrze: l’auto sulla quale viaggiava aveva il serbatoio pieno e molta benzina nel bagagliaio perché il viaggio era lungo e c’erano problemi di approvvigionamento di carburante.

Scirea aveva soltanto 36 anni. La curva della Juve porta il suo nome che è diventato il più frequente soprattutto tra scuole calcio e settori giovanili.

LEGGI ANCHE > Franco Baresi a Che tempo che fa: “Un solo giocatore mi poteva portar via la maglia”

A destra Daniel Guerini, giocatore Lazio morto tragicamente a soli 19 anni
A destra Daniel Guerini, giocatore Lazio morto tragicamente a soli 19 anni

Reyes e Bergamini

Il caso più recente tra i grandi calciatori è quello di Antonio Reyes, tante presenze tra Siviglia, Atletico Madrid, Real Madrid e Arsenal. Un uomo straordinariamente allegro, i suoi scherzi nello spogliatoio erano leggendari. Uno dei pochi in grado di far sghignazzare Arsene Wenger. Reyes stava tornando a casa nel suo paese d’origine a Utrera insieme ai suoi cugini, uno dei quali è rimasto ucciso nell’incidente. Un penumatico è esploso e la sua auto si è ribaltata più volte prendendo fuoco.

Per anni ci si è interrogati intorno alla fine di Donato Bergamini, calciatore del Cosenza travolto e ucciso sulla Statale 106 nel 1989. Inizialmente si parlò di suicidio, poi di tragico incidente. Solo da poche settimane c’è un processo per omicidio a carico della ex fidanzata e di altri due imputati.

LEGGI ANCHE > Rafael Toloi, dal San Paolo all’Italia: chi è l’ultimo degli oriundi. La Top 10

Pisani ed Eneas

Ci sono poi giocatori magari meno conosciuti, magari ricordati meno di altri ma che hanno lasciato un’impronta profonda. É  il caso di Federico Pisani, deceduto insieme alla sua fidanzata Alessandra sulla Milano Laghi mentre stava rientrando a casa dopo una gita a Campione d’Italia. Era il 12 febbraio 1997. Pisani giocava nell’Atalanta, la cui maglia #14 è stata ritirata. A lui sono dedicate la curva Nord dello stadio di Bergamo.

I tifosi del Bologna sicuramente si ricorderanno di Eneas, numero #10 funambolico che aveva la bizzarra abitudine di accompagnare il pallone nella porta avversaria: elegantissimo, estremamente divertente, un vero acrobata. Soffriva terribilmente il freddo e giocava intabarrato in calzamaglia, berretto e guanti ma il suo tocco di palla era da artista. Rientrato in Brasile dove era diventato un apprezzato dirigente e allenatore, scomparve tragicamente il 27 dicembre del 1988 stroncato dai postumi di un drammatico incidente stradale.