Italia, Mancini conferma il turnover con la Bulgaria: gli indizi di formazione

Roberto Mancini ha presentato in conferenza stampa la partita di domani sera con la Bulgaria, secondo avversario dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali 2022.

Mancini Italia Bulgaria
Mancini Italia Bulgaria

E’ già tempo di vigilia per l’Italia, attesa dal secondo impegno delle qualificazioni ai Mondiali 2022. Dopo il debutto vincente con l‘Irlanda del Nord, sconfitta 2-0 a Parma, domani sera gli azzurri affronteranno la Bulgaria in trasferta. A poche ore dal match di Sofia, il ct Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita.

Nel corso delle sue dichiarazioni, il tecnico ha confermato un po’ di turnover rispetto alla sfida di giovedì sera: “Di sicuro ci saranno delle modifiche, ma non sappiamo ancora il numero esatto. Dobbiamo valutare le condizioni fisiche della squadra, forse cambieremo tre, quattro o cinque giocatori”.

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Bulgaria-Italia, Mancini in conferenza: “Faremo dei cambi”

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Roberto Mancini

Nel corso della conferenza Mancini è entrato nel dettaglio della possibile formazione, svelando qualche indizio: “Belotti penso sia più fresco di Immobile, ma devo ancora decidere. In difesa probabilmente giocherà Acerbi, mentre Toloi ci sarà domani o in Lituania”. 

Nelle ultime ore è spuntata anche l’idea Bernardeschi come falso nove in attacco dopo il forfait di Caputo: “Con noi ha sempre fatto bene, è in grado di fare tutti e tre i ruoli offensivi”.

Aldilà degli undici iniziali, il ct azzurro tiene alto il livello di concentrazione e non sottovaluta la Bulgaria, sconfitta 3-1 all’esordio con la Svizzera: “Ogni partita può nascondere delle insidie. Se l’Italia non ha mai vinto su questo campo, ci sarà un motivo. Rispetto all’Irlanda del Nord, sono una squadra meno fisica ma tecnicamente superiore”.

Infine Mancini torna sulla dibattuta prestazione del Tardini: “Non siamo ancora pronti per gestire il risultato, noi dobbiamo sempre pensare ad attaccare. Il primo tempo è stato ottimo, il secondo un po’ meno ma non così brutto. Abbiamo soltanto fatto meno bene di altre volte”.