Juventus, nuovi dettagli sulla festa in casa McKennie: il racconto del vicino

Ci sono nuovi retroscena sulla festa in casa di Weston McKennie: il racconto del vicino peggiora la posizione dei giocatori della Juventus.

Weston McKennie
Weston McKennie

La Juventus è andata su tutte le furie per la festa proibita in casa McKennie che agita la vigilia del derby col Torino. Un episodio grave e condannato duramente anche dai tifosi bianconeri che sui social hanno attaccato i giocatori coinvolti. Oltre a Dybala e Arthur, stamattina però emergono nuovi dettagli della serata che avrebbe coinvolto altri compagni.

I clamorosi retroscena arrivano dal racconto del vicino di casa che, contattato dal “Corriere della Sera”, ha fornito la sua versione dei fatti. La sua testimonianza peggiora la posizione dei calciatori sotto accusa: “Intorno alle 22.30 sono uscito fuori per portare il cane e ho visto una fila di auto parcheggiate fuori dalla villa. Poi sono arrivati taxi con a bordo giovani ragazze in pieno orario di coprifuoco”

Secondo le prime indiscrezioni i partecipanti alla festa erano circa una decina: “Erano molto di più di dieci persone, tutti senza mascherina davanti al cancello. Forse qualcuno si è allontanato prima dell’arrivo dei carabinieri”.

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Weston McKennie, le festa vista dal vicino: “Tante persone senza mascherina”

Weston McKennie
Dybala

La versione del vicino di casa di Weston McKennie, rimasto anonimato, alzerà ancora di più le critiche intorno a questa vicenda: “Non ho nulla contro McKennie che è un ragazzo tranquillo e mi sembra anche un bravo professionista. Sono anche tifoso della Juventus e mi spiace aver dovuto avvertire le forze dell’ordine. La situazione però era grave, le cene tra amici sono vietate e c’era molta confusione”.

In attesa dei provvedimenti della società (si parla di sospensione oltre alla multa), il messaggio finale del vicino è molto chiaro: “Un calciatore famoso non credo abbia il diritto di andare sopra le regole, forse dovrebbero pensare più al campo che alle feste”.