Inter-Sassuolo, VAR e polemiche: i tifosi insorgono sui social

Inter Sassuolo VAR nel mirino dei tifosi. Nerazzurri vincono non senza polemiche: il mancato uso della tecnologia fa discutere.

Inter Sassuolo VAR e polemiche social (Getty Images)
Inter Sassuolo VAR e polemiche social (Getty Images)

Inter-Sassuolo consegna tre punti ai nerazzurri. La squadra di Conte allunga ulteriormente sul Milan in vetta alla classifica, vince la decima partita su dieci gare nel girone di ritorno. Storia che stuzzica i tifosi, ma ad animare il dibattito social – nonostante il 2-1 finale – c’è il VAR. Qualche polemica di vario genere nel corso della gara: sul banco degli imputati l’arbitro e l’assistente designato in cabina VAR.

Sotto esame il gol di Lautaro e un paio di azioni viziate da presunti tocchi di mano. Tutto resta sul Web, foto e commenti che non sempre sono equilibrati. I toni non si infiammano allo stadio, per via delle porte chiuse, ma accendono la Rete a colpi di hashtag.

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Inter Sassuolo VAR polemica dei tifosi: le reazioni social

Protesta social dei tifosi dopo Inter Sassuolo (Getty Images)
Protesta social dei tifosi dopo Inter Sassuolo (Getty Images)

“Il VAR non esiste più”, “Anche oggi abbiamo giocato 17 contro 11”. Queste alcune delle frasi più iconiche estrapolate dalla home di Twitter. Procediamo con ordine: il secondo gol dell’Inter, arrivato nel miglior momento del Sassuolo, è scaturito da un contrasto su Raspadori.

Il giocatore dei neroverdi finisce per terra, per l’arbitro è tutto regolare. Altro episodio non visto al VAR è il presunto tocco di mano da parte di Rogerio su cross di Barella: ricorrere o meno alla tecnologia?

La domanda resta, il dibattito anche. Le polemiche non si placano, fra commenti più o meno posati, in attesa della prossima gara con l’auspicio di trovare un compromesso fra opinioni e fatti. Necessità e possibilità. Il direttore di gara ha l’ultima parola, in campo e recentemente anche in tv, dove potrà eventualmente spiegarsi. Dissipare gli interrogativi della piazza diventa necessario, malgrado i punti e nonostante la vittoria. Non è solo una questione di interpreti, ma anche di regolamenti.