La Serie A si spacca, tutti contro Juve, Inter e Milan: la richiesta per la Superlega

Undici squadre di Serie A hanno scritto al presidente della Lega Dal Pino per chiedere sanzioni contro Inter, Juve e Milan per la Superlega

La Serie A si spacca, tutti contro Juve, Inter e Milan: la richiesta per la Superlega
La Serie A si spacca, tutti contro Juve, Inter e Milan: la richiesta per la Superlega

La Serie A è sempre più spaccata sul tema della Superlega. Secondo quanto riferisce Repubblica, undici società avrebbero scritto al presidente della Lega, Dal Pino, per chiedere sanzioni contro Inter, Juventus e Milan, ovvero le tre squadre di Serie A tra i dodici club fondatori della Super League.

Da quanto risulta, il documento sarebbe sottoscritto da Benevento, Bologna, Cagliari Crotone, Genoa, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino.

Ad eccezione di Parma e Cagliari, si tratta dello stesso gruppo di società che hanno sostenuto l’ingresso dei fondi privati per la creazione della media company della Serie A. Questo gruppo di squadre si è anche opposto all’assegnazione dei diritti del campionato a DAZN.

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La lettera dei club contro Inter, Juve e Milan per la Superlega

Superlega Agnelli
Superlega Agnelli

Restano dunque fuori, al momento, Napoli, Lazio, Fiorentina, Atalanta e Verona. Eppure, ad esempio, il presidente viola Commisso si è scagliato con forza contro le squadre che hanno accettato di dar vita a questa manifestazione con il rischio concreto di far perdere valore al campionato di Serie A.

In ogni caso, potrebbe non essere finita qui. Gli effetti della proposta “scissionista” del calcio mondiale devono ancora mostrarsi.

Difficile, però, che la storia possa concludersi con un nulla di fatto. Sia per quanto riguarda il campionato, sia per la stessa organizzazione della Super League se è vero che ci saranno penali pesanti da pagare per i club che hanno poi cambiato idea.

Le stesse proprietà dei club potrebbero anche cambiare in futuro, se la situazione di conflitto con i tifosi dovesse rivelarsi insostenibile. E i primi segnali in tal senso arrivano dall’Inghilterra, e precisamente da Liverpool.