Bufera Superlega: Juve, Real e Barcellona rischiano grosso, Ceferin attacca

La Superlega continua a far discutere e il presidente della UEFA, Ceferin, è tornato ad attaccare Juventus, Real Madrid e Barcellona. Pronte conseguenze pesanti per i 3 club

Juventus Barcellona Real Madrid Ceferin
Juventus Barcellona Real Madrid Ceferin

Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, è tornato a parlare della Superlega nel corso di un’intervista al Daily Mail in Inghilterra. La competizione creata dal patron Florentino Perez e dal suo vice, Andrea Agnelli, ha generato caos per poco più di 48 ore, lasciando dietro di sé strascichi importanti e conseguenze che riguarderanno in primo piano soprattutto Juventus, Barcellona e Real Madrid.

I tre top club restano i fondatori del torneo e non hanno abbandonato il progetto neanche dopo il voltafaccia dei club inglesi. Proprio delle 6 società di Premier League ha parlato Ceferin nelle prime battute della sua intervista, con un elogio al lavoro del Regno Unito: “La reazione del governo mi ha stupito. Ho parlato più volte con Boris Johnson ed era dalla parte giusta della storia. Non puoi sempre presentarti con i miliardi e gettare al vedo tradizione e storia”.

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Ceferin contro Juventus, Barcellona e Real Madrid: il rischio per i 3 top club

Agnelli Ceferin Juventus Superlega
Agnelli Ceferin Juventus Superlega

Nel corso del suo intervento, Ceferin ha poi sottolineato che ci saranno delle conseguenze per i club che hanno preso parte al progetto. Al Daily Mail ha spiegato: “Non possiamo fare finta di nulla. Per me la differenza tra le squadre inglesi e le altre 6 è evidente, dato che i club di Premier si sono tirati indietro per primi. Poi ci sono altre 3 società (Atlerico, Inter e Milan ndr) ed infine i terrapiattisti che credono che la Superlega esista ancora (Real Madrid, Juventus e Barcellona ndr) e saranno tenuti come responsabili principali. Per loro ci saranno conseguenze differenti, in che modo poi lo valuteremo”.

La Juventus, dunque, si appresta a subire una punizione pesante da parte della UEFA, per colpa anche del suo presidente, Andrea Agnelli, che Ceferin ha attaccato nuovamente nel finale dell’intervista: “E’ stato tutto stressante e mi sono sentito come fossi in una lavatrice. Ero pronto per andare in Svizzera, parlare della nuova Champions e presentare un discorso dove avrei ringraziato anche Agnelli. Ovviamente ho cambiato tutto e il tizio (Agnelli ndr) continuava a mentirmi. Ho dovuto raccontare tutto pubblicamente”.