Dybala e Ibrahimovic sotto accusa: attacco dell’ex Juventus

Massimo Mauro non usa mezze misure per scagliarsi contro Paulo Dybala e Zlatan Ibrahimovic. Secondo l’ex juventino, sia i bianconeri che il Milan rischiano di non qualificarsi in Champions League

Mauro Dybala Ibrahimovic
Mauro Dybala Ibrahimovic (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Massimo Mauro è noto per non perdersi in chiacchiere, andando subito al nocciolo della questione. Specialmente quando c’è da prendere di mira giocatori e allenatori che, a suo parere, non stanno rendendo secondo le aspettative. E in vista di una sfida caldissima, come quella tra Juventus e Milan, l’ex juventino ha dato una doppia stoccata a due protagonisti attesi.

Mauro, infatti, si è scagliato contro Paulo Dybala e Zlatan Ibrahimovic. Sia l’argentino che lo svedese (quest’ultimo in particolare nelle partite più recenti) non stanno dando il contributo sperato dalle rispettive squadre. Tanto che il noto opinionista di Sky non le ha mandate a dire a nessuno dei due.

Leggi anche >>> Milan, crollo senza Ibrahimovic: quando tornerà lo svedese in campo

Mauro su Dybala e Ibrahimovic: l’accusa è pesante

Ibrahimovic (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Si comincia dallo svedese, accusato da Mauro di non essere troppo concentrato sul campo. E in tal senso il Milan rischia di non andare in Champions: “Il Milan era prevedibile che calasse, perché era andato troppo forte nel girone di andata. Non ha tutte le colpe, ma ci ha messo del suo anche Ibrahimovic, con qualche cavolata che ha fatto: espulsione, lite, Sanremo…“.

E poi c’è l’attacco che Mauro rivolge a Dybala. Un giocatore che secondo l’ex juventino non si sta impegnando al massimo delle sue possibilità: “Deve mettersi in forma fisica, perché passeggia per il campo. Un centrocampista può andare piano, e infatti io ero lento ma giocavo, ma un attaccante di questo livello non può andare a due all’ora. L’abbiamo visto in altre condizioni, ora o riprende la forma fisica oppure non è utile: la qualità deve essere supportata dalle gambe. A quella velocità non può fare niente“.