Pagelle dell’anticipo serale della 34esima giornata del campionato di Serie A, il Milan torna alla vittoria con il Benevento dopo due sconfitte consecutive e si rimette in corsa per la Champions League 
Il Milan torna alla vittoria e fa il primo passo in attesa di Juventus, Napoli, Atalanta e Lazio nella lunga corsa alla Champions League che potrebbe risolversi solo con gli scontri diretti (su tutti Milan-Juve) e magari nell’ultimissima giornata.
Di Calhganoglu il gol del vantaggio, di Theo Hernandez il raddoppio nel secondo tempo. In ombra Ibrahimovic, deludente Rafael Leão.
Milan Benevento, le Pagelle
MILAN
Donnarumma – Anche contro il Benevento è costretto a ricordare a tutti che il portiere della Nazionale è lui. Con pieno merito. Voto 6.5
Dalot – Bella corsa, bel passo, va a spingere il centrocampo anche quando sul suo lato il Milan si imballa un po’. Voto 6.5
Tomori – Accantonate le brutte amnesie difensive viste contro il Sassuolo offre una prova dignitosa. Voto 6
Romagnoli – Quando c’è in campo lui il Milan è indiscutibilmente più quadrato e reattivo. Voto 6.5
Hernandez – Bene quando trova spazio per proporsi ma se deve coprire, ed è isolato, va sistematicamente in agitazione. Poi risolve tutto il gol della tranquillità. Voto 6
75’ Calabria – Garantisce quella copertura necessaria in un finale in cui il Milan cala in modo molto evidente a livello fisico. Voto 6
Kessié – Si esprime di nuovo ai livelli del girone d’andata imponendo modi e tempi. Non sempre trova collaborazione. Voto 7
Bennacer – Pioli lo porta in campo dal primo minuto, anche se non è in grande condizione. La prestazione del primo tempo lo conferma. Voto 5
46’ Tonali – Pur senza dominare la scena garantisce molta più presenza di Bennacer. Voto 6
Saelemaekers – Riesce a interagire molto bene con Kessié risultando sempre presente privilegiando il tocco di prima. Quando deve risolvere davanti alla porta… Beh, non benissimo. Voto 6
75’ Rebic – Potrebbe guadagnarsi qualche credenziale, preferisce giocare al risparmio. Voto 5.5
Calhanoglu – Approfitta dello spazio che Ibra gli concede facendo tutto, nel bene e nel male. Trova un bel gol, ne costruisce almeno altri tre, ne sbaglia un paio. Voto 6.5
85′ Diaz – SV
Rafael Leão – Niente di Nuovo rispetto alle ultime prestazioni, se non che stavolta non ha il peso dell’attacco tutto di sé. Sbaglia tanto. Troppo. Voto 4.5
75’ – Castillejo – Entra quando il Benevento si limita a tenere il campo e nel momento peggiore dei suoi. Non brilla e si fa ammonire in modo molto ingenuo. Voto 5
Ibrahimovic – Non è di sicuro nelle migliori condizioni ma stavolta sembra completamente avulso dal gioco. Quando ha la palla giusta la sbaglia. Voto 5
BENEVENTO
Montipò – Tra il Milan e I gol della tranquillità ci sono le sue parate. Decisivo nel primo tempo, efficace anche nella ripresa. Voto 7.5
Depaoli – Nel primo tempo riesce ad arginare un attacco milanista impreciso e poco efficace. Finisce in riserva. Voto 6
Glik – Viene fuori alla distanza con mestiere senza rinunciare anche a un paio di sortite offensive. Voto 6
Caldirola – Cerca sempre gli anticipi, ma spesso sbaglia il tempo pur tenendo la guardia altissima. Voto 5.5
Barba – Fuori giri, quasi sempre in ritardo in una partita non facile contro un centrocampo che torna a giocare con grande personalità. Voto 5
Dabo – Cerca di usare presenza e fisico nel tentativo di accorciare sui play avversari: prende le misure bene e conquista alcuni palloni importanti. Voto 6.5
Viola – Il Milan, pur con poca precisione, non molla le chiavi del centrocampo e lui fatica più degli altri. Voto 5
Ionita – Kessié lo sovrasta senza mai consentirgli di trovare spazio nella metacampo avversaria. Voto 5.5
Iago Falque – Di gran lunga il migliore dei suoi, si danna l’anima per offrire palloni potabili che Lapadula, puntualmente, spreca. Va vicinissimo a un gol meritato. Voto 6.5
54’ Insigne – Stavolta nel cambio il Benevento ci perde. Voto 5.5
Improta – Tanto movimento, non sempre funzionale. Meglio quando agisce in appoggio. Voto 6
Lapadula – Due occasioni davvero importanti sprecate, ma anche una pressione costante e continua che in qualche modo tiene viva una squadra in grande difficoltà. Tanta volontà, troppi errori. Voto 5.5
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