ESCLUSIVA CT, Nicola Amoruso: “Juventus sottotono, ma Pirlo non è l’unico colpevole”

Nicola Amoruso parla a poche ore dalla disfatta della Juventus di Pirlo: battuta nettamente allo Stadium dal Milan e ora al quinto posto e dunque fuori dalla zona Champions League. In ESCLUSIVA a CalcioToday.it, l’ex attaccante bianconero analizza il momento della formazione piemontese, scagiona il tecnico e punta il dito contro i giocatori

Nicola Amoruso commenta la sconfitta della Juventus
Nicola Amoruso commenta la sconfitta della Juventus di Pirlo con il Milan (Getty Images)

Andrea Pirlo e la sua Juventus escono con le ossa rotte dall’ultimo turno di campionato, ne parliamo con Nicola Amoruso, ex attaccante bianconero, raggiunto telefonicamente subito dopo il pesante ko con il Milan. “Non mi aspettavo di vedere una squadra così sottotono – spiega l’ex giocatore juventino – La prestazione di ieri sottolinea il momento negativo e penso che per il club sia arrivato ora il momento di riflettere e di riparare agli errori fatti“.

Sul banco degli imputati è salito soprattutto l’allenatore della Juventus: “Penso che Pirlo non abbia tantissime colpe, perché è un allenatore giovane e la sua è stata una scommessa fatta dalla società. Ci poteva stare che questo fosse un anno un po’ di transizione. Piuttosto credo che siano i giocatori ad avere un grande peso e a doversi prendere più responsabilità. Con la conquista della Champions, io un’altra chance a Pirlo gliela darei“.

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Il futuro della Juventus e di Pirlo secondo Nicola Amoruso

Juventus Milan Pirlo
Juventus Milan Pirlo (Getty Images)

Di fronte alla clamorosa sconfitta, si è dunque aperta ufficialmente la crisi in casa Juventus. Il club bianconero, oltre a cambiare l’allenatore, potrebbe anche rivoluzionare la rosa nel corso del prossimo mercato estivo: “Senza l’accesso alla prossima Champions League di quale rivoluzione possiamo parlare? – si chiede Nicola Amoruso – Il bilancio già piange e senza l’Europa che conta la situazione sarebbe ancor più pesante. Non so proprio di che rivoluzione possiamo parlare se non si ha la possibilità di fare mercato“.

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